IL PRIMO IMPERATORE DI ROMA, OTTAVIANO CESARE AUGUSTO, ERA CALABRESE !


 di Maria Lombardo

Era quasi certamente nativo dell'antica città di Thuri, attuale Terranova da Sibari, Gaio Ottavio Turino che Giulio Cesare adottò con il nome di Ottaviano. Le principali fonti riguardanti il primo imperatore romano, dal 27 a.C al 14 d.C. , le troviamo nell'opera storiografica di Svetonio “Vite dei Cesari” ma molte altre notizie, che provano l'origine turina di Ottavio detto poi Ottaviano Cesare Augusto, si possono notare facilmente anche attraverso “Google Libri”, basti vedere ad esempio il testo scritto nel 1723 dal vescovo di Velletri, Alessandro Borgia dal titolo “Istoria della chiesa e città di Velletri...”. Detto vescovo, che indagava sulla possibile origine velletrana di Ottaviano Augusto, dovette ammettere che “la gloria di questo imperatore ha eccitato l'ambizione di più città a pretendere i suoi natali: tre particolarmente sono quelle alle quali vengono dagli scrittori con discorde parere attribuiti, cioè Turi oggi chiamata Terranova in Calabria, Roma e Velletri”. In tanti danno come prima ipotesi la nascita a Thurii di Ottaviano.

In verità fin da piccolo gli venne dato il cognome di Turino in memoria del luogo di nascita della famiglia.

In molti conoscono bene la grandezza di Ottaviano Augusto, che fu in grado di sconfiggere le truppe di Marco Antonio e di migliorare le condizioni del popolo romano distribuendo peraltro grano ai più poveri, ma quasi nessuno purtroppo sa ancora nulla dell'origine calabrese del Princeps Senatus.Thuri, città natale di Augusto, ben presto rispetto alle altre città della Calabria fu trasformata in municipio e nel periodo imperiale ebbe un grande sviluppo. Anche la sorella di Ottaviano Augusto fu sempre chiamata Ottavia Turina minore e sposò Marco Antonio. Per tale motivo Antonio non poteva non conoscere perfettamente le origini della famiglia di Ottaviano tant'è che quando si trovò in discordia con lui dichiarò subito che “il suo bisnonno era un liberto del territorio di Thurium e un cordaro (fabbricatore di funi) e suo nonno un usuraio”.”Avus funarius, pater argentarius, ipse thurinus” ( “Il nonno artigiano di funi, il padre banchiere, egli stesso turino”), così recitava infatti un'epigrafe su un piedistallo di una statua di Ottaviano presente nel foro ai tempi in cui comandava Marco Antonio. Ma Augusto non si offese per questa iscrizione fatta a scopo denigratorio, e quando rientrò a Roma, dopo aver sconfitto Antonio, lasciò che quella scrittura campeggiasse ancora ai piedi della sua statua, segno che il primo imperatore di Roma non disdegnò mai la sua origine calabrese!C'è anche da dire che il padre di Ottaviano fu il primo ad ottenere il rango di Senatore e - guarda caso - ricevette una commissione straordinaria da quell'istituzione politica allo scopo di combattere gli schiavi fuggiaschi di Spartaco che si erano impossessati di Thuri. Fece distruggere anche i simboli e i vessilli del gladiatore e condottiero trace.Nella zona più antica del paese di Terranova da Sibari, guarda caso, esistono sia via Ottaviano Augusto sia via Spartaco. Ottavio è da sempre un nome molto comune in quel centro; un esempio è la figura di Ottavio Beltrano, lo scrittore e libraio terranovese del Settecento che ristrutturò l'Almanacco perpetuo di Rutilio Benincasa.

(ricerche dal web)

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