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Visualizzazione dei post da ottobre, 2024

LA CAPPELLA DEI GRECI DI AMENDOLARA (CS)

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 di Maria Lombardo Eccovi un tesoro nascosto nel sito di Amendolara, in un'area ricca di testimonianze archeologiche, tra la Marina di Roseto Capo Spulico e Trebisacce in provincia di Cosenza. Il nome di questo antichissimo centro deriva probabilmente dal greco “Amygdalaria”, mandorlai, infatti è definito “Il paese dei mandorli” proprio per la considerevole produzione di questo seme. La presenza bizantina è di entità e importanza assai notevole, essendo costituita da chiese, cappelle, eremi, grotte, oratori, pitture parietali e toponimi vari. Tra questi gioielli, c’è la “Cappella dell’Annunziata” o “Cappella dei Greci”, sita su un pianoro dal panorama mozzafiato sul Golfo di Taranto. Probabilmente edificata su un tempio pagano tra il IX-X sec., presenta una pianta e una cupola tipicamente bizantineggianti e costituiscono la parte originaria della struttura. Il perimetro, in parte in rilievo rende più le proporzioni di una chiesa che di una cappella, della tipologia di quelle aff

Sapete che a Serrastretta (Cz) c'è l'unica sinagoga ebraica della Calabria

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 di Maria Lombardo  L’unica sinagoga ebraica attiva in Calabria si trova a Serrastretta (CZ) ed è guidata da una donna, Barbara Aiello, unica rabbina in Italia. Suo padre, reduce della terribile esperienza del campo di concentramento, prima di passare a migliore vita, consigliò a Barbara di fare qualcosa per gli ebrei in Italia. Ella fece gli studi per diventare rabbina e fu ordinata nel 1999 e nel 2006 aprì la sinagoga insieme a suo marito, che ha il nome “Luce Eterna del Sud. Qui sono custoditi i vari candelabri a 3, 5, 7 e 9 candele (rispettivamente usati per festeggiare lo “Shabbat”, a ricordare il “Pentateuco”, i giorni della settimana, la festa della luce), gli “Shofar”, cioè le corna usate come strumento musicale per annunciare le festività religiose, i rotoli di pergamena della “Torah” scritti a mano per leggere i quali si usa uno strumento simile ad una piccola bacchetta che finisce a forma di mano per evitare che l’inchiostro, nel corso degli anni si sbiadisca, i tessuti che

I calandrelli del Reggino: formati di pasta calabresi

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 di Maria Lombardo I calandreddi , un formato di pasta fresca all’uovo originario della Calabria, in particolare della zona del Reggino.Sono dei quadrati di pasta tirata finemente e poi uniti alle due estremità, formando una sorta di anello. Il nome deriva dalle calandrelle, le antiche calzature dei pastori e dei contadini calabresi, fatte di pelle di capra e allacciate con stringhe di cuoio, che ricordano nella forma questa pasta.I calandreddi sono una pasta rustica e saporita, che si accompagna bene con sughi corposi a base di carne, come il ragù di maiale o di capra, tipici della cucina calabrese. Non manca mai una generosa spolverata di ricotta fresca o salata, per aggiungere cremosità e gusto al piatto.Vi serviranno solo farina, uova, acqua e sale ed eccoli formare. Dovrete impastare gli ingredienti fino a ottenere una pasta liscia ed elastica, da lasciare riposare per mezz’ora. Poi dovrete stendere la pasta con il matterello o con la macchina, tagliarla in quadrati di 3 o 4 cent

Il fagiolo bianco DE.CO di Falconara Albanese (CS)

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 di Maria Lombardo C'è anche un festival dedicato al gustoso legume, organizzato dall’amministrazione comunale, per dare spazio e risonanza a questo frutto della terra. I legumi negli ultimi anni stanno vivendo una stagione di grande rivalutazione. Da cibo appartenente alla cosiddetta  cucina popolare , occupano ormai un posto di rilievo anche sulle tavole più prestigiose e nei menù stellati.Il fattore principale è la salvaguardia della biodiversità agricola.E' uno dei legumi più completi a livello nutritivo in quanto sembra essere in grado di rilasciare   un’elevata quantità di effetti benefici  al nostro organismo. Scopriamo cosa sono i fagioli bianchi, a cosa servono, come vengono utilizzati, quali sono i benefici che apportano al nostro organismo e che tipo di effetti collaterali possono scaturire da un consumo eccessivo del legume.Al suo interno  contiene carboidrati di lento assorbimento, proteine, fibre  e un  quantitativo limitato di grassi.  Per queste ragioni, sono

Scopriamo l'antica fiera dei morti ad Amantea (CS)

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 di Maria Lombardo  Dal  31 ottobre al 2 novembre  tornerà uno degli eventi più antichi ed importanti della città: la  Fiera di Amantea , nota anche come  Fiera dei Morti . Attesissima questa ricorrenza perchè un po' tutti hanno  un ricordo legato alla Fiera , vuoi per avere acquistato un  capo d’abbigliamento ad un prezzo super conveniente  o per avere scoperto, proprio nei giorni della festa, i  sapori autentici  ed unici del nostro territorio. Risale senza ombra di dubbio al XV secolo , anni in cui la Calabria era dominata dagli   Angioini . In un momento particolarmente difficile per il regno, il re  Ludovico III° d’Angiò  capì che era fondamentale ingraziarsi i propri sudditi. E così nel 1433 emanò un decreto con il quale istituì un  mercato domenicale  che doveva svolgersi ogni settimana ad Amantea, nello specifico a  S. Maria del Fossato , una località che oggi probabilmente corrisponde al quartiere Piazza. Amantea, come molte città di mare, era approdo frequente per  mer

Per questo IV novembre vi parlerò delle gesta della Brigata Catanzaro

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 di Maria Lombardo  La Prima Guerra Mondiale ebbe inizio in Europa nell’estate del 1914 e l'Italia, pochi mesi prima dell'entrata in guerra il 24 Maggio 1915, avviò la mobilitazione per aggiungere all’Esercito permanente nuove unità necessarie per poter partecipare con forza al conflitto.Uno dei nuovi Reggimenti fu la Brigata Catanzaro che fu protagonista di gesti gloriosi, alcuni raccontati da tutta la grande stampa nazionale, che valsero al 141° la Medaglia d’Oro alla Bandiera e al 142° la Medaglia d’Argento.La brigata subì anche 2 decimazioni, una nel 28 Maggio 1916 al Monte Sprunk e la seconda a Santa Maria La Longa il 16 Luglio 1918.Anche le altre Brigate della 22^ Divisione furono decorate con la Medaglia d’Oro al Valore Militare.Bisogna essere orgogliosi come italiani nati in Calabria, del comportamento valoroso dei soldati appartenenti ai Reggimenti sopra citati. La Brigata Catanzaro nel 1916 sull’Altopiano di Asiago fu protagonista del primo segno vittorioso dell’eser

Don Francesco Nicola De Mattheis viene inviato da Napoli alla Calabria Citra per pacificare la provincia dopo i moti del 1820

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 di Maria Lombardo Non sono in molti, anche in Calabria, a conoscere la storia del giudice De Mattheis. Una situazione davvero Kafkiana!Dopo la violentissima repressione dei moti liberali del 1820-21 venne spedito in Calabria l’aristocratico Don Francesco Nicola De Mattheis, in veste di responsabile per la giustizia della Calabria Citra.Dopo alcuni mesi impiegati a guardarsi attorno e cercare di capire quella “strana gente”, il suo destino, ed il suo operato, si incrociarono con quelli di un losco figuro della zona di S. Mango, tal Giovambattista de’ Gattis, un “galantuomo” in cerca di vendette per non essere riuscito, alcuni anni prima, ad impadronirsi letteralmente del suo paese d’origine, grazie alla coalizione dell’intera cittadinanza che riuscì a sventare in tempo le sue mire delinquenziali. Nei pressi di Dipignano scoppia una sparatoria fra la Guardia Civica e due ricercati per motivi politici, De Mattheis e De Gattis, ed alcuni altri accoliti della stessa pasta, imbastistirono

Gelo di melograno: dolce ultra leggero

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 di Maria Lombardo Dolce tipico siciliano di buon augurio è questo delizioso gelo ottenuto dai chicchi rosso rubino del melograno. Dal sapore dolce e leggermente acidulo si presta benissimo a numerose ricette dolci e salate. Succo di melograno 200 ml Acqua 800 ml Zucchero di canna chiaro 100 gr Scorza di limone grattugiata Maizena 75 gr Chiodi di garofano 3 Preparazione 1 Iniziate preparando il succo di melograno. Frullate i chicchi di melograno con un filo d'acqua, filtrateli e strizzateli bene. Versate l'acqua fino ad arrivare alla quantità di 200 ml. 2 In un pentolino antiaderente miscelate la maizena con lo zucchero di canna e la scorza di limone. 3 Versate l'acqua e il succo di melograno lentamente per evitare che si formino i grumi. 4 Aggiungete i chiodi di garofano e lasciate addensare a fiamma bassissima mescolando con una frusta. 5 Appena sarà pronto eliminate i chiodi di garofano, versate negli stampini e lasciate raffreddare completamente.

Oggi, pranzo a base di gallinaccio del Pollino.

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 di Maria Lombardo Il Cantharellus cibarius (volgarmente gallinaccio, galluccio, gallastruzzo, gaetello, gaitello, galletto, fìnferlo, margherita, gallinella, garitola, cardarella) è uno dei funghi più conosciuti e apprezzati. Viene spesso abbinato al boletus edulis (porcino) il quale cresce nel medesimo habitat. Commestibilità: Eccellente. Indubbiamente uno dei funghi più apprezzati, in alcune nazioni sono preferiti addirittura ai porcini. Si presta bene alla conservazione sott'olio oppure sott'aceto o anche essiccato. In quest'ultimo modo viene utilizzato per condire varie pietanze o altri funghi, per la quale ragione è detto "il prezzemolo dei funghi". Se consumato fresco è consigliabile la scottatura prima, altrimenti diventa leggermente amarognolo.

LA LEGGENDA DELLA CHIESA DI SAN NICOLA VIRMICUDI

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 di Maria Lombardo Rosario Valanidi è una frazione del comune di Reggio Calabria. Qui, su un alto colle, venne edificata una chiesetta affacciata sul torrente Valanidi. È la chiesa di San Nicola che gli anziani del posto conoscono come San Nicola di Virmìcudi.Virmìcudi dal grecanico significa formiche. Originariamente questa chiesa era stata costruita lungo l’argine del torrente, ma una disastrosa alluvione, nel settembre del 1793, la distrusse completamente. Dalle macerie fu estratto, miracolosamente intatto, il calice che conteneva le ostie consacrate cosicché il luogo di culto fu riaperto in una baracca poco più giù, nella contrada Casale, dedicandolo alla Madonna del Rosario.La leggenda narra che durante i lavori di ricostruzione, i materiali edili lasciati sulla riva del Torrente nottetempo venivano trasportate da schiere di formiche verso un terreno posto più in alto, sopra un solido spuntone roccioso che domina un’accentuata ansa del torrente stesso. I fedeli interpretarono la

EMIULIO BULGARELLI L'oro olimpico Di REGGIO CALABRIA

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 di Maria Lombardo  Emilio Bulgarelli (Reggio Calabria, 15 febbraio 1917, morto nel 1993) ha vinto la medaglia d’oro nella pallanuoto a Londra nel 1948 e anche agli Europei di Monaco del 1947. Si sposò con Renata Jeandeau, atleta e sorella della velocista italiana Marcella Jeandeau, anch’essa partecipante alle stesse Olimpiadi in rappresentanza dell’Italia. Con la Rari Nantes Napoli vinse cinque scudetti. L’Italia si presentò a Londra con i favori del pronostico, successivi alla vittoria agli Europei di Montecarlo del ’47. Tra i campioni Cesare Rubini, che poi divenne grande cestista e allenatore, all’epoca venticinquenne, il più giovane di una rosa dall’età media intorno ai trent’anni: Pasquale Buonocore, Emilio Bulgarelli, Mario Majoni (Capitano), Cesare Rubini, Geminio Ognio, Gianfranco Pandolfini, Aldo Ghira, Gildo Arena, Tullo Pandolfini (Luigi Fabiano, Alfredo Toribolo riserve) i leggendari protagonisti di Londra ’48. L’Italia esordì nella fase eliminatoria il 29 luglio battendo