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Visualizzazione dei post da novembre, 2025

"U panìculu i Santu Nicola":le interviste fatte alla buon anima di mia nonna Maria

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di Maria Lombardo   "In alcuni luoghi della Calabria, a cavallo tra il 5 e il 6 dicembre, c'era l'usanza di rinnovare la benedizione degli animali e dei raccolti per intercessione di San Nicola di Bari, uno tra i Santi più venerati di sempre al Sud Italia.Mia nonna raccontava che la sera del 5 dicembre si metteva a bollire in un tegame di terracotta (la comunissima "pignata") un buon quantitativo di granturco ("u panìculu" ), rigorosamente essiccato al sole di agosto e messo in ammollo almeno 2/3 giorni prima. La procedura di ebollizione durava non meno di 4 ore, per via dei suoi lunghi tempi di cottura, e a seconda dell'annata non era escluso che la cottura si potesse protrarre fino a notte fonda.L'indomani mattina il mistero cristiano si era già compiuto con la ricorrenza della festa di San Nicola. Una piccola dose di granturco, che nel frattempo si era raffreddato ed aveva formato una patina gelatinosa al di sopra di sé ("u panìculu avìa...

A spasso nelle tradizioni calabresi per Santa Lucia: La notte di Santa Lucia in Calabria

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 di Maria Lombardo  I fuochi rituali vengono accesi in onore di Santa Lucia, soprattutto fra le comunità di pastori. La sera, chiuso il gregge, i pastori si ritrovano insieme intorno alla chiesetta dedicata alla Santa che, in paesi come Castrovillari, Amendolara, Bianchi, Scigliano, era posta fuori dall’abitato. Al suono della zampogna i pastori raccolgono gli arbusti e accendono i fuochi accompagnando con suoni e danze i momenti della festa che culmina con il passaggio fra le fiamme e con danze mimiche di antichissima origine. Un’altra usanza della festa di Santa Lucia è la distribuzione di fichi secchi ai poveri: ad Altomonte era tradizione donare fichi secchi, cereali e legumi di specie diverse in numero di nove, offrendo ai bisognosi le nove cose di Santa Lucia; a Rossano vi era la stessa usanza, ma le specie dovevano essere tredici, poiché il giorno tredici si festeggia la Santa. Le offerte di cibo benedetto, simili alla mola salsa dei Romani, sacralizzano la festa e rinf...

Vigilia di Natale e “fokaggina” a Caraffa di Catanzaro: riti antichi di Calabria

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 di Maria Lombardo Quella della "Fokaggina" non è soltanto una semplice tradizione che si rinnova nel piccolo centro di origine albanese. Una sorta di appuntamento rituale a cui prendere parte per non tradire un'abitudine che va avanti da decenni. Sotto quella catasta di legna, i ricordi dei Caraffoti restano vivi e rimangono accesi. Questo grande falò allestito nella piazza principale del centro albanofono, chiama a raccolta tutti i paesani. Il grande falò ha il compito di riscaldare i cuori ed unire il paese nel segno della condivisione, della convivialità e della partecipazione. D'altronde, come dimenticare lo stupore vissuto da bambini di fronte ad una montagna di fuoco? Come spezzare il filo della memoria che riporta alla mente i canti dei propri nonni nell'antica parlata arbëreshë? Come gettare nel pozzo della dimenticanza il tempo trascorso tra amici a giocare senza avvertire freddo, pur essendo in mezzo all'inverno? È grazie allo sforzo di numerosi vol...

PALUMBI IN GALERA… la carne che si potevano permettere i calabresi: ricette antiche di Calabria

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 di Maria Lombardo  Questa è una ricetta della generazione di mia nonna, quando si mangiava tutto quello che c'era, quando la carne era un lusso, quando non si poteva scegliere! Spiumeggiava i colombi li   apriva, li lavava, eviscerava, e li preparava per la cottura. I colombacci non le trovi neanche a cercarli con il lumicino, non si trovano in commercio. Ecco cosa serve. 3 spicchi d'aglio, 10 bacche di ginepro, 2 bicchieri di aceto bianco, mezzo bicchiere di olio di oliva, salvia e rosmarino, 2 bicchieri abbondante di acqua, 2 bicchieri di vino bianco, pepe in grani. I colombi vengono fatti rosolare dentro un tegame senza niente, devono spurgare l'acqua e il sapore di selvatico, nonostante siano stati tenuti a marinare in acqua e aceto, con gli aromi, per tutta la notte, quando hanno “sputato” via tutta l'acqua e iniziano a colorirsi, vanno tolti dal tegame intanto in una pentola aggiunto l'acqua, aceto, vino, olio, gli aromi unito i colombacci e il tutto deve bol...

L' ALBERO DI NATALE ALLE PENDICI DEL POLLINO

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 di Maria Lombardo Anche quest'anno verrà acceso un grande albero di Natale su Timpa del Castello a Francavilla Marittima, adagiato sulle estreme pendici sud-orientali del Pollino.È dal 1994 che questo spettacolare simbolo natalizio, alto 100 metri e largo 40, ottenuto grazie all'istallazione a terra di centinaia di luci colorate, illumina le notti e i cuori di chi passa dalla Piana di Sibari. Un panorama mozzafiato! Posizionato in una location suggestiva, l’albero risplende con colori vivi che danzano nella notte, riflettendo sui pendii montuosi e creando un’atmosfera fiabesca. Il monte intero sembra avvolto in una magia natalizia che incanta residenti e visitatori, portando calore e gioia durante queste festività.C'è l'idea di un "gemellaggio" tra la cittadina calabrese di Francavilla Marittima e Gubbio, famosa oltre che per la sua bellezza, per l'incontro di San Francesco d'Assisi con il lupo e per i Ceri, anche per la realizzazione ogni anno dell...

La società di Pellaro(RC) che imbottigliava la Coca Cola: la SoCIB

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 di Maria Lombardo   Anche nella nostra regione c’era uno stabilimento che si occupava delle bibite gassate. In questo articolo scoprirai la storia della SoCIB che imbottigliava e distribuiva la Coca Cola a Pellaro , in Calabria. Ebbene l Coca-Cola è stata inventata nel 1886 ad Atlanta , negli Stati Uniti , dal farmacista John Stith Pemberton . L’intenzione del farmacista statunitense era quella di creare un medicinale per il mal di testa e nel giro di pochi anni diventò la bibita più bevuta negli USA. Oggi, la ricetta esatta è segreta e custodita in modo rigoroso dall’azienda. Dall’etichetta della bevanda nella versione classica si sa che contiene acqua gassata , zucchero , colorante caramello , anidride carbonica , aromi naturali e caffeina .La SoCIB (Società Calabrese Imbottigliamento Bevande gassate) invece, è stata un’importante azienda calabrese fondata il 19 maggio 1962 nel quartiere Pellaro di Reggio Calabria dagli imprenditori siciliani della famiglia Tobino . ...

Il “Monacello” calabrese: u monacheddru

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 di Maria Lombardo Tra le più conosciute leggende in Calabria, raccontata in tutti i paesi da nord a sud, troviamo sicuramente quella di u Monachìaddhu, conosciuto nelle sue varianti anche come Monachello, o Monachedu. In alcune case, soprattutto in quelle con le travi posizionate a croce, di notte, mentre si è in uno stato di dormiveglia, senza che ve ne rendiate conto, arriva u monachìaddhu.Si tratta di un monaco dispettoso, piccolo ma pesante, che una volta salito addosso alla vittima che ha scelto, la schiaccia con il suo peso e cerca di soffocarla senza che la persona presa di mira riesca ad urlare o solo ad emettere un suono dalla bocca per chiamare aiuto.È così pesante che non si riesce a scrollarselo di dosso nonostante i tentativi, poiché blocca le braccia e le gambe di chiunque voglia tormentare, e così oltre alla voce anche i movimenti degli arti risultano limitati.Cerca di soffocare sul letto la persona alla quale ha deciso di dare fastidio e se ne va soltanto dopo aver...

Sapete che in Calabria a Morano Calabro (CS) esiste il Polittico del Vivarini!

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di Maria Lombardo  Si tratta del Polittico di Bartolomeo Vivarini (Venezia, 1430 circa – dopo il 1491), artista appartenente alla omonima e nota famiglia veneziana di pittori  e attivo soprattutto a Venezia e nelle piccole città dell’entroterra veneto. Come testimoniano questo polittico, il Trittico di Zumpano (Cosenza) o la Vergine con Santi conservata a Bari nella Basilica di S. Nicola, diverse sue opere raggiunsero il Sud Italia, in un periodo in cui le committenze nel meridione erano più frequenti di quanto non si immagini. Questo capolavoro, si trovava in origine collocata presso il complesso monastico di San Bernardino, in stile tardo gotico, uno dei più significativi esempi di architettura francescana del ‘400 riscontrabile in Calabria. Proprio ai piedi di un crocifisso era collocato il Polittico del Vivarini ora rimosso e collocato nella Collegiata della Maddalena.L’opera fu realizzata nel 1477 dal Vivarini su personale commissione del feudatario Geronimo San...

Pani di miscitura calabresi: panini di zucca

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 di Maria Lombardo Ecco una ricetta autunnale originale e sfiziosa che ha come ingrediente la zucca, regina incontrastata  della tavola ottobrina. Oggi voglio farvi gustare questi panini che potrete consumare al posto del comune pane. La zucca non ha dato nessun sapore particolare al pane ma una sofficità incredibile che dura per più giorni. Inoltre l'unione con la farina integrale rende questi panini molto salutari per l'alto contenuto di fibre. Ingredienti Per il lievitino: 200 gr di farina 00, 5 gr di lievito di birra secco,un pizzico di sale, acqua q.b. Per l'impasto principale 400 gr di farina integrale 150 gr di farina 00 50 ml di olio evo 250 gr di purea di zucca  10 gr di sale acqua q. b. 100 gr di olive nere snocciolate e tagliuzzate. Preparazione La sera precedente preparate il lievitino   e lasciatelo lievitare per tutta la notte a temperatura ambiente. Preparate la purea facendo cuocere la zucca in poca acqua salata. Una volta cot...

La rockstar elogia in tv le straordinarie bellezze della Terra d’origine: Steven Tyler e Cotronei (Kr)

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 di Maria Lombardo Fra gli oliveti della  Sila  c’è un piccolo paese dove è partito un sogno: organizzare un gigantesco concerto del loro beniamino, Steven Victor Tallarico, in arte Steven Tyler, leader degli Aerosmith, rockstar internazionale fra i 100 migliori cantanti di tutti i tempi (secondo la rivista Rolling Stone).  Cotronei  lo conosce bene, Steven. Nipote di Giovanni Tallarico, musicista cotronellese emigrato negli States. Anni fa, in una calda estate calabra, la rockstar arrivò a sorpresa in paese per ricercare le sue origini e incontrare i cugini. Il paese di 5.000 anime andò in delirio. Il macellaio conserva gelosamente le foto scattate fra le salsicce, gli altri hanno ancora negli occhi quella volta che si misero a cantare tutti insieme I Don’t Wanna to Miss a Thing. Ma poi, come nelle favole, Steven sparì per tornare a New York. Qualche giorno fa però, sui network Esquire e Virgin, il frontman degli Aerosmith è improvvisamente tornato a celebrare ...

" STIAVUCCU " una tradizione radicata scomparsa col progresso

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 di Maria Lombardo Subito si pensa che sia un tovagliolo per pulirsi la bocca, non è cosi, anche se è possibile farlo. 'U stiavuccu è una tela quadrata della dimensione di circa 60 cm per lato o anche più grande. È una tela bianca fhatta allu Tilaru, di canapa o di lino, su due lati contrapposti vi è la frangia lasciata dall'ordito del telaio tagliato più lungo. Di solito la tela contiene dei ricami o disegni semplici fatti con filati di colore rosso o altro. Le spose lo portavano in dote a una o più dozzine. Servivano a contenere il cibo che veniva consumato in campagna durante il giorno. Serviva anche a contenere 'i partenze e bene apparecchiato veniva consegnato a parenti ed amici, u stiavuccu non veniva lasciato. In effetti veniva usato da contenitore, si metteva il pane, la pasta, il salame ecc. e  veniva chiuso tirando le punte dei lati ed accavallati si faceva il nodo ('a nocca). Chiusi i lati, venivano 2 nocche. Serviva da carta regalo Per portare: 'i part...

Conoscete il caffè Certosino di Serra San Bruno (VV)

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 di Maria Lombardo  La bevanda con un’idea originale: allo Scrivo Lounge Bar di via Matteotti n.46, le porte sono aperte ai coffeelover che vogliono sperimentare una ricetta a base caffè particolare, il Caffè Certosino. Una bevanda preparata per omaggiare non solo l’espresso, ma la terra locale. I visitatori di Serra San Bruno potranno degustare solo qua! Il Caffè Certosino nasce dalla proposta del fotografo Bruno Tripodi, che era solito andare a prendere un caffe ; perche invece non potresti creare il Certosino, vista l’importanza della Certosa di Serra San Bruno?”.”In tazza è comparso il Caffè Certosino, con cioccolato bianco, nocciola, caffè, panna e un tocco di dolcezza a margine: un biscotto alla mandorla tipico della zona.Come prepararlo: 1. Si inizia dal cioccolato bianco*, che si spalma all’interno della tazzina trasparente; 2. Si procede aggiungendo la nocciola; 3. Si versa il caffè; 4. Si conclude il tutto con un ciuffo di panna e mettendo. Infine, sulla su...

VINCENZO FIORAVANTI, SCIENZIATO-UMANISTA DI SARACENA (CS)

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 di Maria Lombardo Don Vincenzo Fioravanti, parroco della Chiesa di Santa Maria del Gamio, fu tra gli anni ‘30 e ’50 del secolo XX, un appassionato cultore di piante medicinali, e tutta la sua conoscenza la metteva a disposizione degli indigenti: per questo motivo era una sorta di medico dei poveri, che curava grazie alle proprietà di alcune note piante presente nel comprensorio del Pollino, tra Castrovillari e Scalea. È questa un’area particolarmente ricca di varietà e specie di piante medicali e di un’antica tradizione, risalente almeno al Medioevo che era stata trasmessa oralmente e senza soluzioni di continuità. Le cure tradizionali a base di piante officinali erano semplici ed efficaci, empiricamente testate da secoli: gli sciroppi (a base di camomilla, chicchi di melograno, rametti di ciliege, barbabietola), il rabarbaro bollito, “l’erba del vento”, la centaura, l’unghia del cavallo,fiori di finocchio, lupini, le cortecce di alcuni alberi, le radici, il rovo, la “picata” (un ...

Tradizioni Calabria: festa di San Martino:”zeppole e vino”

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 di Maria Lombardo   La festa di San Martino è il giorno in cui in Calabria (e non solo) arriva il momento di assaggiare il vino novello, prodotto dall’ultima vendemmia. In passato questo giorno era una festa per i nostri nonni che giravano per le cantine degli amici o dei vicini del paese per assaggiare il vino nuovo e festeggiare con i brindisi sul superamento della fase mosto. Per la sera di San Martino e la “degustazione” del vino novello, le donne in casa preparavano pietanze e prelibatezze tipiche della nostra cucina, per mandare giù i bicchierini del vino novello. Alla tavola non potevano mai mancare le zeppole (con acciughe, nduja, bianche, mozzarella e pomodoro, baccalà etc) oppure  un pezzo di pane fatto in casa, appena caldo o conservato, le olive schiacciate, prodotti sott’olio, affettati, sopressata, salame, soliti spizzichi da accompagnare con il vino.

ll Pesto di Pomodori secchi

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 di Maria Lombardo E’ un’ottima crema con ingredienti tipici della cucina calabrese, per condire Pasta fresca fatta in casa, oppure su fette di pane tostato o crostini croccanti. Provatelo e sentirete profumo di Calabria     Ingredienti 50 gr di Basilico fresco (solo le foglie tenere) 150 gr di  Pomodori secchi  non conditi 50 gr di Mandorle spellate 50 gr di Pinoli 100 gr di Olio Extra vergine di Oliva 3 piccoli spicchi di Aglio 100 gr di Pecorino del Monte Poro, stagionato e grattugiato 50 gr di  Vino cotto calabrese , circa ¼ di bicchiere  Sale q.b. Procedimento: Come prima cosa per preparare il Pesto di Pomodori secchi, tostare le Mandorle e i Pinoli in un padellino per qualche minuto, facendo attenzione che non diventino troppo scuri. Spostarli in un Robot e aggiungere l’Aglio, il Sale, le foglie di Basilico e frullare fino ad ottenere un composto omogeneo. Aggiungere a filo il Vino cotto, l’Olio Extra vergine di Oli...