Le Calabresi nella Grande Guerra: Luigina Ciappi da Rosarno (RC).



di Maria Lombardo



E’una storia che hai giorni nostri è poco conosciuta se non da chi studia la Calabria per vangare storie di spessore e che valorizzino questa terra.  Eppure Luigina Ciappi da Rosarno nel Reggino fu molta famosa al suo tempo! In alcune donne l’entusiasmo per la guerra fu così grande che vollero partecipare ai combattimenti fingendo di essere uomini. In Italia ricordiamo alcune donne, come Gioconda Sirelli di Milano e Luigia Ciappi di Rosarno (Rc), che cercarono di arrivare al fronte vestite da soldato, ma vennero subito identificate e rimandate a casa. Grande clamore fece la storia della maestrina di Rosarno tutti i giornali anche esteri la glorificarono così dicevano di lei: "Luigina, era una maestra elementare di origini calabresi nativa di Rosarno (Rc) ma residente in Toscana che al momento della dichiarazione di guerra, tentò  infatti di arruolarsi nel 127° Reggimento Fanteria travestita da soldato con indosso la classica divisa grigio-verde. Dopo alcuni giorni di addestramento in una caserma fiorentina, la donna venne spedita al fronte, ma fu presto scoperta dai commilitoni che la consegnarono ai carabinieri della stazione di Bologna dove venne a lungo interrogata"Quando scoppiò la guerra insegnava a Montevarchi  ed aveva solo 20 anni. La sua è davvero una storia singolare  riesce ad ottenere una divisa tra la folla e dopo l’addestramentto è al fronte. Ma nel tragitto viene scoperta ed alle forze dell’ordine  dovette confessare la propria vera identità e venne rispedita a casa. La cosa spettacolare  e che sui giornali la donna continuava a sfoggiare la sua divisa. Questa storia divenne persino un romanzo avvincente “ La fidanzata del bersagliere” di Carolina Invernizio, la donna rincasò senza nessun reato ma venne valutato il suo amor patrio.

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