Antichi delitti Nicoteresi (VV): l’uccisione del Vescovo di Nicotera che fece infuriare Papa Clemente IX.
di Maria Lombardo
Il 7 febbraio 1669 Nicotera venne coinvolta in un fatto di
sangue gravissimo in ambito clericale. Un fatto legato a beghe di palazzo e a
due sacerdoti divenuti Erari di nobili e facoltose famiglie. Ebbene i due preti
erano uno di Monteleone odierna Vibo ed uno di Motta Filocastro. I due
belligeranti preti si fecero una vera guerra di palazzo fin quando il Vescovo
non si rese conto che tutto stava degenerando, pensando così di portare con sé
uno dei due belligeranti e sanare le liti. La scelta del Vescovo invece non si
dimostrò vincente! Il prete di Motta oggi comune di Limbadi sentì veramente la
scelta un vero affronto ed in men che non si dica pensò di lavare l’onta con le
armi. Mentre la carrozza del Vescovo passava per il centro cittadina si udirono
dei colpi di fucile. Il Vescovo venne colpito da due colpi a bruciapelo e morì
dopo poche ore uscì con una ferita alla spalla il prete dei Monteleone. Papa
Clemente IX andò su tutte le furie per quel fatto gravissimo decise niente di
meno di acquistare la cittadina con l’intento di raderla al suolo “ senza
lasciarvi vestigio”. Chi perorò la causa nicoterese fu il Commissario
Apostolico che parlò al Papa di tutta la situazione. Inoltre fece presente che
i colpevoli furono acciuffati e puniti! Solo così Nicotera fu graziata. I
creditori dell’Universitas di Nicotera ed il debito non ancora saldato ed il 30
aprile viene richiesto il pagamento del
debito agli eredi che risale a 33 anni prima.
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