Nicotera (VV) cronache dal passato quel debito di 30 ducati col Banco Regio che portò guai al paesello.








 

di Maria Lombardo 


Era il tempo in cui Nicotera aveva due Sindaci, come molte Universitas, vi era il Sindaco eletto dal popolo e quello eletto dai nobili. Si governava in base ad usi e consuetudini! Nel gennaio 1636 l’Universitas di Nicotera contrae debito di 30 ducati col Banco Regio i quali vista la morosità utilizzano un modo singolare per riscuotere quel debito. Dal Banco Regio giunge un commissario il quale trova le casse vuote e con un “colpo di genio” sequestra i beni di due cittadini privati. Lo Stato però porta via beni per 500 ducati mandando in bestia i proprietari che si recano a Napoli. A Napoli passano dalla padella  alla brace si decide che è la squattrinata Universitas di Nicotera a dover risarcire di 500 ducati i due malcapitati. Inoltre se supereranno la data di scadenza il debito passerà a 1000 ducati che dovrà rimborsare Sindaci ed eletti. Dopo 4 anni ai due poveri cittadini l’Universitas concede la miserrima gabella del pesce che non coprirà l’ingente debito. Pensate come si viveva in questo paese ai margini dello Stato un piccolo debito cresce a dismisura ai danni di una piccola comunità per arricchire il Re Il povero popolino deve sobbarcarsi le spese onerose per far vivere Universitas e Stato! Mentre i due malcapitati chiedono di riavere i propri beni da queste magagne sono esenti il Barone del borgo Ruffo ed il Clero. Passano gli anni ed i due creditori passano a  miglior vita ed il debito non venne ancora estinto ma su ricorso degli eredi il 30 aprile 1669 il Vicerè impone ai Sindaci di Nicotera di saldare quel debito di 33 anni prima.


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