“Na polia i turruni i Taurianova”: Taurianova ( RC) ed il suo famoso torrone.


 

di Maria Lombardo 


Oggi, gli scaffali dei supermercati strabordano di qualsiasi specialità dolciaria, ma ai miei tempi, tutto questo lustro non c'era...Per Natale, si faceva provvista "a hfera" o al mercato domenicale, di qualche sussumella e qualche "poglia di turruni". I cultori della pasticceria assegnano alla cittadina di Taurianova il primato nella produzione del torrone, l’affermazione crea dei problemi di primogenitura legati alle origini ed alla tradizione storica di questo prelibato e apprezzato dolce. I pasticceri di Bagnara vantano, infatti, una secolare tradizione nella lavorazione del torrone, che si tramanda da padre in figlio dai primi anni dell’ottocento, e si sentono autorizzati e legittimati, nel sostenere che è il prodotto simbolo della loro città piuttosto che di Taurianova. La querelle è di un certo peso ed ancora oggi non è stata risolta. Se ne ha testimonianza in “Quando a Reggio non c’erano i cornetti” di Giuseppe Polimeni  pubblicato su Calabria Sconosciuta – Anno XVI n. 58. Tuttavia avendo ricordato il torrone di Bagnara non posso non omaggiare anche quello di Taurianova, i torroncini di questo delizioso borgo si suddividono in due "famiglie" principali, i friabili e i morbidi, ognuna delle quali annovera diversi gusti.Tra i friabili: il più semplice bianco al miele (con solo mandorle, miele e zucchero), il bianco al cedro e al bergamotto, il ricoperto al cioccolato e al gianduia, il classico Vaniglia e il torrone Reggino al gianduia ricoperto di fondente o di cioccolato aromatizzato al cedro.Tra i morbidi: il torrone all'arancia, quello al caffè, al limone e al gianduia, i Bocconcini (palline di torrone morbido ricoperto di cioccolato) e il Torrone Gelato, un impasto di zucchero, canditi e mandorle, ricoperto di cioccolato. Tutti accomunati dal rispetto delle ricette storiche, con attenzione alle materie prime, molte delle quali locali, come il miele fior d’arancio, le arance e i limoni, che provengono direttamente dai terreni di proprietà. Meritano anche il torrone torrefatto della tradizione calabrese, croccante, alla cannella e i golosissimi fichi secchi con un tenero ripieno di torrone morbido, ricoperti al cioccolato. Veramente ampia scelta che cresce ogni anno! Non cambiano però i colori degli incartamenti marrone, verde, rosso cupo, blu... avvolgono barrette golose chiuse a caramella.E poi quelle trasparenti che avvolgevano carta stagnola di colori piú brillanti...


Commenti

Post popolari in questo blog

Le paste Gioiosane un dolce tipico di Gioiosa Jonica: venite a gustarle in Calabria!

La Riganella è un dolce del rituale pasquale, tipico delle comunità d'origine albanese

” U SACCHIETTU” di Longobucco (CS)anticipiamo il Capodanno Calabrese!