La prima chiesetta dell’era Nunziante a San Ferdinando (RC) chiesa del Perdono si trovano le spoglie mortali dello stratega Borbonico.




 

di Maria Lombardo 


 

Senza fronzoli o sapere accademico stavolta mi limito a “parlare” terra terra, vige molta confusione e molta gente tra cui professionisti scambiano il cippo commemorativo di un discendente del Primo Marchese con lo stesso. Attenzione cari lettori la statua in restauro identifica si il marchese Vito Nunziante ma di diversa epoca dal fondatore del borgo, visse e morì durante la Prima Guerra Mondiale. Costruita nel 1832, la prima chiesetta del Villaggio, denominata <<Chiesa del Perdono>>, oggi adibita a Cappella gentilizia della famiglia Nunziante. Accanto ad essa, sulla Via Salerno, fu edificato il secondo palazzo che servì da dimora al generale Vito Nunziante e alla sua famiglia. Oggi questo palazzo non esiste e sullo stesso posto sorge il fabbricato di Mimì Loiacono.. E' una piccola costruzione rettangolare con presbiterio delimitato da balustre lignee, dove si conserva l'altare originario. La facciata ha tetto a capanna, sormontato da un arco reggente una campanella.Il semplice prospetto è quasi interamente occupato dal grande portone, inquadrato da cornici lisce, alla cui destra è affissa una lapide, che ricorda la costruzione della chiesa. Al vertice del tetto a capanna, che chiude la facciata, è una struttura ad arco ospitante una piccola campana.L'edificio ha pianta rettangolare ad aula unica, con presbiterio separato da una coppia di balaustre in legno.Nei muri perimetrali sono ricavate due arcate cieche a tutto sesto, dove sono collocati altrettanti monumenti funebri. Quattro finestre circolari si aprono in alto, a ridosso del soffitto. Il pavimento è in lastre di marmo beige disposte a giunti alternati. Tetto a due falde con manto di copertura in tegole. Internamente l'edificio presenta un contosoffitto piano in cartongesso.Torniamo alla storia nel 1832 Vito inizia ad accusare delle febbri mentre si trovava nel suo villaggio San Ferdinando, con la speranza di salvarlo fu portato a Torre Annunziata dove si spense dopo aver nominato esecutore il generale Pepe. Dopo solenni funerali a Napoli il Marchese Nunziante fu imbalsamato e portato a San Ferdinando nel suo sarcofago di marmo venne inciso:” Vito Nunziante, fondatore di questa terra, appresso tre Re Borboni delle Due Sicilie, nelle somme dignità eletto, militari e civili, visse illibato e splendente, per lui queste campagne pantani prima e luoghi selvaggi, rifioriscono belle insieme con la fama di questo e di altri benefici meraavigliosi”. Alla  sua dipartita San Ferdinando contava 470 abitanti. Ebbene si, bando alle ciance i Borbone non misero a disposizione di Vito ne soldi e ne mezzi come loro usanza governavano col parametro di casa loro sviluppando solo la Campania. La bellezza e la feracità del posto incantarono Nunziante  il paese si affaccia sulla costa tirrenica, ad un’altitudine media di 4m sul livello del mare. L’economia del Comune di San Ferdinando si basa soprattutto sull’agricoltura, in particolare sulla coltivazione degli agrumi, sulla pesca e sul turismo. Il suo territorio comunale è completamente compreso nella Piana di Gioia Tauro, territorio caratterizzato dalla coltura di ulivi e agrumi. Quello che fece Vito è storia ma qualora vogliate approfondire troverete tutto in questo blog. Vi invito a visitare la cappella gentilizia dei Nunziante ed omaggiare una figura avanti e lungimirante per quei tempi!


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