Oggi vi portiamo a Scalea (CS): una tra le più belle località della Riviera dei Cedri per ammirare Torre Talao


 
di Maria Lombardo 

Il suo monumento simbolo, Torre Talao, il cui promontorio fu uno dei primi luoghi abitati in Calabria nonché una delle prime stazioni dell’uomo nell’Italia Meridionale. Fu chiamata Torre Talao dal nome del vicino fiume Lao, detto anche Talao, che rappresentava l'antica linea di confine tra la Lucania e il Bruzio. Esempio di architettura militare aragonese, la Torre fu fatta edificare, a difesa dei territori dalle incursioni saracene, nel 1563 da re Carlo V su consiglio di Pedro Afán de Ribera d'Alcalà, Viceré del regno di Napoli. Il sistema difensivo costiero comprendeva 337 torri una in vista dell'altra. La costruzione della fortificazione fu interamente a carico della popolazione locale che dovette contribuire all'edificazione della Torre o con una somma in denaro o con la prestazione gratuita, secondo le proprie capacità. Si presenta come una massiccia torre troncopiramidale a pianta quadrata di 13 metri di lato sviluppata su tre livelli. Al pianterreno vi è una sola apertura di ingresso  e locali coperti da volta a botte con botola di comunicazione con il piano superiore. Una doppia scala esterna addossata alla costruzione conduce al primo piano, in cui sono numerose le bucature; vi è la presenza di ambienti voltati a botte, di un camino, di un forno ed al ballatoio dell’ultimo livello si arriva tramite una scala ricavata nella muratura. Diverse le aperture presenti su tutti i fronti ad arco ribassato. Sul lato mare è addossato un successivo edificio in parte crollato, originariamente adibito a stalla; prima del recente restauro, era visibile la traccia di una caditoia. Intorno al complesso sono visibili i ruderi del muro di cinta. Una caratteristica particolare è inoltre la presenza nel piazzale del lato mare di un’aia con piattaforma circolare. Nel tempo la fortificazione ha subito diverse destinazioni d’uso e molte evoluzioni. Nel 1600 viene assalita da Asnurt Rais e nel 1699 vengono tolti i due cannoni di armamento. Compare in un elenco di torri da riparare nel 1741 e nella carta del Rizzi-Zannoni. Le sue evoluzioni nel tempo sono denunciate anche dalla struttura muraria, infatti questa, in pietrame misto di diversa dimensione e malta con ricorsi orizzontali in laterizio, presenta alcune parti basamentali con tessitura differente dalle restanti. Molte sono le curiosità riguardanti questo luogo.

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