Vallelonga (VV) - L'infiorata della Madonna di Monserrato




 di Maria Lombardo 


A Vallelonga, nelle Serre Vibonesi, si svolge l’8 luglio per i festeggiamenti di Santa Maria di Monserrato. In un paesino di 700 anime, immagineresti qualcosa di essenziale utile a rinverdire la tradizione. Invece trovi ciò che non t’aspetti per coinvolgimento, per dimensione e qualità coreografica dell’opera distesa per tutta la strada che si affianca alla maestosa Basilica della Madonna di Monserrato. La gente cominciava a posizionarsi ai lati della bellissima creazione floreale. Alle ore 10 la statua della Madonna viene posizionata sul baldacchino all’estremità coincidente con il limite della chiesa. Poco dopo il parroco inizia la recita del Rosario con ai lati dell’Infiorata una consistente presenza di fedeli. Al termine del Rosario una breve attesa per dar modo ai religiosi officianti di indossare gli abiti rituali. Alle ore 10,50 i quattro addetti alzano la statua ed avanzano sul selciato ricamato dai fiori portandosi al lato opposto dove sono posizionati i religiosi che poc’anzi hanno benedetto i fiori. Lo scorrere dei portatori tra due ali di folla con tante donne e bambine con mazzi di fiore in mano. Breve corteo fino alla chiesa, la folla plaudente accompagna l’ingresso della statua nella Basilica. Alle ore 11,10 inizia la messa con la navata centrale colma di uomini e donne, adulti, giovani e bambini, tanti da non immaginare di esser in un paesino così piccolo. E’ chiaro che alcuni arrivano dal comprensorio e ancor di più sono originari del luogo che vivono altrove. Fin dall'inizio del mese di giugno i ragazzi si incontrano, fanno riunioni cadenzate per individuare i materiali, scegliere un bozzetto commemorativo di un particolare momento religioso, confrontarsi sulle disponibilità, sui tempi, sulla divisione dei compiti. Stabiliscono in pratica una severa tabella di marcia cui attenersi per essere pronti ad accogliere, la loro Madonna che attraversa l'incantevole tappeto di fiori per raggiungere il suo Trono in Chiesa, per come vuole la tradizione centenaria. Si tratta di una manifestazione artistica corale che riesce a coinvolgere i giovani più di ogni altro evento che si organizza nel piccolo paese. L'atmosfera che si respira durante i preparativi è di grande fervore e coinvolgimento. Scalda il cuore vedere i ragazzi, le sere che precedono la manifestazione, seduti in grandi cerchi a preparare, con gioia contagiosa e armonia, i materiali che serviranno per la composizione dell'immagine scelta. L'evento è molto particolare per diversi aspetti che spaziano dalla coinvolgente emotività - che riesce a far superare l'individualismo tipico dei nostri tempi - all'ammirevole volontà profusa per esprimere una fede nuova che si affaccia ad esplorare la profondità di una religione che non ha nulla di pagano.

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