Il Regno delle Due Sicilie e la lista delle cattive: anche in Calabria
di Maria Lombardo
Nella Crotone del 1700 e 1800 erano molte le donne poste ai margini di una società che li reputava esseri inferiori. Si contano decine di casi di maltrattamenti, sposalizi forzati e ritrattazioni fittizie di denunce che le donne avevano esposto nelle vana speranza di ricevere giustizia. Si raggiunse il colmo nel 1840 a Isola Capo Rizzuto, quando fu elaborata la “Liste delle Cattive” al cui interno rientravano donne adultere o che, per varie ragioni, avevano deciso di interrompere o intraprendere strade alternative al matrimonio. Il lungo elenco, con nomi e cognomi, indicava tutte quelle donne che dovevano essere prelevate e allontanate dalla città entro il 17 agosto del 1840. Passò il termine e queste donne restarono a Isola Capo Rizzuto, grazie alla protezione di un cancelliere comunale che - forse per solidarietà, forse per interesse - stracciò la famosa lista delle cattive e non diede esecuzione allo sfratto.Non esiste il “ruolo naturale della donna”, pretenderne o imputarne uno significa fare passi indietro di centinaia di anni.
E questo era l'Eden neoborbonico in Calabria, rivedano le loro strampalate tesi.
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