Vi porto a conoscere l'arte orafa di San Giovanni in Fiore(CS)
di Maria Lombardo
Questa è una nobile arte di Calabria, tramandata proprio come i gioielli di madre in figlia.Nelle nostre produzioni di gioielli si riscontrano elementi bizantini, arbëreshë, occitani, magnogreci. Tutto inizia con odore di bruciato su una fiamma che soffia su un metallo scuro, quell’oggetto bruciacchiato venisse fuori da un contenitore di liquido fumante, manifestandosi nel suo colore più bello: l’oro.Attraverso questi ornamenti preziosi veniamo a contatto con spaccati di vita quotidiana della gente del mezzogiorno d’Italia vissuta un secolo e mezzo fa. Un tempo il gioiello rappresentava uno status sociale, un avvenimento importante, il matrimonio, il fidanzamento, addirittura il lutto.L'arte orafa a San Giovanni in Fiore è legata alla tradizione locale e ai gioielli come "jennacca" e "perna". Materiali come oro e perle sono utilizzati, e le opere di Gioacchino da Fiore ispirano design unici. Quest’arte orafa si lega inesorabilmente ai gioielli che adornavano le donne sangiovannesi di un tempo. Il costume tipico richiedeva infatti, di essere adornato con diversi gioielli preziosi tra questi, la “jennacca”, la “perna”, la “spungula” e il “motrò”.La tradizione orafa calabrese parte da molto lontano, almeno dal diadema aureo di Hera Lacinia o dalla Gorgone Alata custodita nel museo archeologico di Crotone, testimonianze dei tesori della Magna Grecia. E le tipiche lavorazioni dell’epoca, come pure quelle romane e le bizantine ancora si tramandano come rribadito in calce. La tecnica della filigrana, ad esempio, si è mantenuta anche nell’arte orafa popolare, con i gioielli che ornano i costumi tradizionali delle donne di San Giovanni in Fiore e di altri centri della Calabria.
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