Dalle Langhe piemontesi alle colline della Calabria: si chiama tartufo bianco
di Maria Lombardo
E’ la nuova "star" dell'offerta enogastronomica
calabrese. Non molti lo sanno, ma il tartufo bianco, quello che è ritenuto il
"re" dei gustosi tuberi conosciuti e apprezzati sin dall'antichità,
cresce in abbondanza anche sui rilievi calabresi. Non solo, ma i tartufi di
Calabria hanno davvero poco da invidiare ai più celebrati fratelli subalpini.
Oltre al bianco, il sottosuolo della regione ne cela ben otto specie di cui
finora se ne ignorava, quasi completamente, l'esistenza. Apprezzato solo dai
rari intenditori che lo conoscevano e custodito come un segreto, di quelli che
si tramandano di padre in figlio, dai pochi cercatori che erano al corrente
della sua esistenza, il tartufo di Calabria potrebbe vivere adesso una sua
fortunata stagione. Gli chef della nostra Regione hanno da un paio di stagioni
autunnali creato piatti luculliani con l’aglio dei ricchi e rispettando i cibi
del territorio, in un connubio vincente tra tradizione e modernità, tipicità e
creatività.
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