La processione di “nannuzzu carnelivari” di Luzzi (CS)


 

di Maria Lombardo 


La festa di Carnevale in Calabria, ha quindi origine da diverse tradizioni che si vennero incorporando nel profondo tessuto etnico locale. I rituali dell’incoronazione, del processo, del testamento, della morte, del bruciamento di Carnevale - che variavano da zona a zona, da paese a paese - riconducono ad antichi riti agro-pastorali di inizio anno, di rinascita della natura, di passaggio da una stagione all’altra, in cui centrale era il rapporto con i morti e con le divinità sotterrane. Ancora oggi a Luzzi, in provincia di Cosenza, rimane la processione di “nannuzzu carnulivaru”, l’antico rito funebre che celebra la morte di Carnevale.

Il fantoccio, che impersona tutto quello che è vecchio e che rappresenta il male che è successo nell’anno trascorso, viene bruciato sulla pubblica piazza a tarda sera. I partecipanti alla singolare processione si vestono con delle tuniche bianche e con un copricapo di forma appuntita dello stesso colore, e piangono la morte di “nannuzzu Carnulivaru” (nonno Carnevale) .


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