Il Palio di Ribusa a Stilo (RC) si parte dalla fiera!





di Maria Lombardo



La Calabria terra ricca di tradizioni popolari e di rievocazioni storiche che attirano molta gente! La prima domenica di agosto quando turisti ed emigrati si catapultano a Stilo si rivive una suggestiva atmosfera medioevale dei secoli XV, XVI, XVII. Viene denominato Palio di Ribusa. Intanto ricordiamo l’antica fiera seicentesca che raccoglieva le mercanzie dei feudi di Pazzano, Stignano, Guardavalle, Riace e Camini e che si svolgeva alla Porta Stefanina. La fiera in passato rappresentava il posto dove vendere o barattare la qualsiasi senza imposizioni. Una piccola fiamma di libertà! I giorni della fiera erano i più importanti dell’anno perché si poteva veicolare di tutto anche cultura. Per Stilo erano giorni demanialità”. Persino il Re inviava il vessillo Reale per l’evento. . Ma vediamo ora perché è detta “fera de Ribusa” ossia un luogo demaniale di Stilo insomma luogo di rovi. Inoltre questa fiera era minuziosamente organizzata e tali regole dovevano essere rispettate. Insomma si ricorda la vita quotidiana nel ‘600! Stilo per una notte viene illuminata dalle fiaccole ovunque giocolieri, funanboli, menestrelli che si mescolano con la gente. Non manca il mercato artigiano dove si paga con il Ribuso una moneta dell’epoca coniata per l’occasione. Imperativo seguire la storia in toto. L’enogastronomia è quella del periodo parca ma odorosa. Cortei storici, sbandieratori, cartomanti e cantastorie, dame e cavalieri con suoni, voci, colori e messe in scena di vita quotidiana ricreeranno l’atmosfera di secoli andati. Questo è il contesto ma la parte più affascinante è il torneo vero e proprio con le sue tre prove arco, balestra e cavalli i cavalieri forniranno prova del loro valore e le dame in trepidante attesa seguiranno con apprensione le loro gesta. Infine una grande festa con la premiazione dei vincitori coinvolgerà tutti, artisti e spettatori. Veniamo ora al palio ossia la gara veniva svolta nello “piano di san Francesco” poi per un periodo spostata a “ scanza li Gutti”. I Casali si sfidavano tra loro accompagnati da stendardi e bandiere a iosa tra cui spiccava quella donata da Carlo V. Probabile ancora che la suggestiva kermesse sia stata dedicata a S. Giorgio culto diffuso in zona. Ed ora cosa aspettate a tuffarvi nel Medio Evo Calabrese!

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