Antiche ricette calabresi: Sangue di maiale fritto!




di Maria Lombardo



Un’altra parte si lasciava coagulare, si tagliava  in pezzi grossolani e si cucinava soffriggendolo in padella con abbondante cipolla. Come in molti sanno, del maiale non si butta via niente!
Il 
sangue di maiale rappreso si ottiene in seguito alla macellazione casalinga del maiale, infatti è proprio questo il periodo in cui viene consumato. Attenzione non provate a comprarlo in macelleria non è in vendita ma è un prodotto della macellazione casalinga del maiale.
La ricetta del sangue di maiale fritto è semplicissima e gli ingredienti sono parte della tradizione rurale di un tempo ormai andato, durante il quale a causa della povertà diffusa si recuperava davvero di tutto! Io l’ho ereditata da nonna e consiglio vivamente di provarla: avrete così l’opportunità di esplorare sapori squisiti che non riuscirete a ritrovare facilmente in giro per ristoranti 

Ingredienti per 4 persone:
Un pezzo di sangue di maiale paesano di circa 200 g
3 cipolle di Tropea
Mezzo bicchiere di aceto di vino bianco
Olio evo q.b.
Sale e pepe q.b.
Fogliolina di alloro
Preparazione:
Per prima cosa tagliate sottilmente le cipolle, che dovranno essere abbondanti, ponetele in una padella antiaderente e fatele soffriggere dolcemente nell’olio extravergine d’oliva finché saranno ben rosolate. Nel frattempo tagliate il sangue a cubetti oppure a fette non troppo sottili, come preferite. Fate soffriggere tutto aggiungendo sale, pepe e una fogliolina di alloro, continuando per 10 minuti circa. Sul finire aggiungete l’aceto e fatelo sfumare, saltando tutto a fiamma alta.
Servitelo caldo o freddo.

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