Organtino maschera di Castrovillari (CS)
di Maria Lombardo
Ebbene si Castrovillari la “Capitale” calabrese del
Carnevale ha una sua maschera riscoperta dal prof. Giulio Palange, studioso di
teatro dialettale calabrese, Organtino nacque, a Castrovillari, nel 1635, e fu
il primo testo teatrale in dialetto calabrese. La maschera viene ripresa dalla
farsa che venne rappresentata in piazza San Giuliano, antico cuore della città,
l’evento coincise anche con la nascita del Carnevale di Castrovillari, oggi
considerato uno dei dieci maggiori carnevali della penisola. Quel manoscritto
rimase nell’oblio per 3 secoli e mezzo fin quando Palange nel 1990 lo riscrive.
Lo studioso castrovillarese per primo riuscì a delineare i lineamenti
psicologici di questa maschera tratta dal mondo pastorale arcaico della nostra
regione, una regione nella quale, ancora più di oggi, la miseria rendeva
cattivi, e il successo, oggetto di invidia. Organtino era un pastore ma la
fortuna lo volle massaro dimenticando arrogantemente le sue origini. Sfrutta i
suoi ex compagni e comincia a temere ripercussioni, diventando così attaccato
ai suoi beni che li conta giornalmente. Inutile dire che i pastori non sono del
tutto innocenti descrivendo il brutale gioco della vita per un tozzo di pane ed
un pezzo di formaggio. Maa chi fu l’autore
della farsa? Un presbitero cantano le fonti.
Fu
cappellano della Chiesa di Santa Maria del Castello in Castrovillari. Non si
hanno notizie biografiche esaustive su di lui ed è conosciuto principalmente in
quanto scrisse in versi una farsa in tre atti e un prologo, dal titolo di
Organtino, in endecasillabi con rima interna al verso. Il suo manoscritto è
giunto a noi incompleto è il copione di un'opera teatrale
approntata per il Carnevale Il documento originale è conservato presso la Biblioteca Civica di
Castrovillari, Fondo “Miraglia”. L'importanza letteraria di quest'opera del
Quintana è data dal fatto che la stessa rappresenta l’atto di nascita del
teatro dialettale calabrese.Nel
tempo il manoscritto è stato catalogato variamente: “favola pastorale”, “farsa
del Quintana”, .... Il titolo stesso non è stato apposto dall’autore ma fu
Leopoldo Pagano nel suo Studi sulla Calabria, dato alle stampe in Napoli nel
1894, a titolarlo “Organtino” dal nome del protagonista L'opera dà principio in
Calabria al teatro dialettale d'autore e, ancor più, è il primo, in assoluto,
documento letterario in un dialetto calabrese“adulto”.
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaSarebbe interessante che chi dispone di maggiori informazioni sul personaggio o sul testo teatrale si collegasse con me riguardo la XIII edizione della Giornata mondiale della Commedia dell'Arte che si terrà a fine febbraio. Mi piacerebbe approfondire l'argomento.
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