RICOTTA CALABRESE
di Maria Lombardo
La
Ricotta Calabrese è un latticino molto particolare e vario con un armonia di
sapori che va dal piccante al dolce. Non viene ottenuta infatti
attraverso la coagulazione della caseina,
ma delle proteine del siero di
latte, cioè la parte liquida che si separa dalla cagliata durante
la caseificazione. Il
latte può essere misto di pecora e capra o solo di pecora o solo di capra.
La tecnologia più antica consisteva solamente nel riscaldare il siero
aspettando l'affioramento della ricotta in superficie. Nei secoli si sono via
via sviluppate tecnologie che, sfruttando la reazione di saturazione salina,
ottenevano un migliore recupero ed una più alta qualità. Tali tecnologie sono
quelle riconducibili all'impiego di acque sorgive e/o marine ieri, ed oggi sali
per ricotta. Vi
sono ricotte calabresi salate o affumicate ed è questa caratteristica della ricotta calabrese che ne consegue
un'ottima produzione e un ottimo consumo. La Ricotta Calabrese ha una
pasta morbida e compatta di colore bianco e se ne producono in forme cilindriche
che vanno dai 200 ai 300 grammi. Per le ricotte affumicate il colore della
crosta è di una marrone più o meno scuro e dall’aspetto rugoso. Vi sono
Ricotte Calabrese più o meno invecchiate, alcune ricotte calabresi sono
invecchiate al punto che possono essere usate con la grattugia e il
suggerimento è di provare questo tipo di ricotta calabrese stagionata su
un buon piatto di pasta. Il metodo tradizionale calabrese
ancora praticato in alcune piccole aziende agricole dove il formaggio viene
preparato ogni giorno con latte crudo e senza fermenti, utilizza la scotta
inacidita del giorno prima come catalizzatore: il liquido che rimane dopo la
produzione della ricotta viene messo da parte, lasciato inacidire durante la
notte e il giorno dopo una piccola quantità di questo liquido viene aggiunta al
siero riscaldato per produrre la ricotta. In alcune zone della Calabria orientale vengono utilizzati rametti di fico che, grazie
alla linfa in essi contenuta, riescono a cagliare il latte ottenendo la
ricotta.La massa coagulata viene poi posta in recipienti perforati (anticamente
si usavano cestini di vimini o di canne) per far scolare il liquido in eccesso.
La ricotta ha un sapore dolce, dovuto al lattosio presente
nel siero in misura variabile dal 2 al 4 per cento, in funzione del latte utilizzato.
Il contenuto in grasso varia dall'8% (ricotta vaccina) al 24% (ricotta
ovina).
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