La fiera più antica di Cosenza è dedicata a San Giuseppe! Tradizione e innovazione.


di Maria Lombardo



Seppur questa stagione non si svolgerà per via del Covid 19 rimane una delle tradizioni più attese della città di Cosenza. Una tradizione secolare che si svolge da oltre 783 anni! Un tempo però la fiera era dedicata alla Maddalena”. La sua origine risale al 1234 quando Federico II di Svevia, che tanto a cuore ebbe la cittadina bruzia, istituì a Cosenza la “Fiera della Maddalena”, una delle sette di cui dotò il Meridione, con l’intento di favorire e agevolare gli scambi mercantili. Ma nel 1544 il Busento inonda distruggendo il ponte simbolo e sempre nello stesso anno un terribile terremoto causò anche il crollo della chiesa della Maddalena. I lavori di ricostruzione durarono quasi vent’anni e terminarono nel 1564. L’inaugurazione avvenne il giorno di San Giuseppe alla presenza del Viceré di Spagna. Il Sedile stabilì allora di spostare lì, davanti al Convento dei padri domenicani, la Fiera che non è più della Maddalena, in virtù dello crollo della chiesa omonima, ma di San Giuseppe, festa che segna l’inizio della primavera. Una primavera non solo nel senso di stagione ma anche in quello di rinascita della comunità cosentina a nuova vita dopo i disastri del 1544. Una Fiera che è dunque stata silente testimone di quasi otto secoli di vita di una città che da sempre ha voluto mantenere una sua indipendenza civile, culturale ed economica. Ma vi sono documenti del 1848 che la cita come evento cardine di Cosenza. Fino a tempi relativamente recenti si svolse in Piazza San Gaetano e la durata era limitata alla sola giornata del 19. Oggi, gli espositori arrivano in anticipo. E’ possibile trovare mercanzie che variano dall’etnico all’artigianato locale, ma soprattutto prodotti tipici enogastronomici, mobili in vimini, fine ceramica. Oltre all’aspetto economico culturale poggia su fattori folkloristici, storici, antropologici, di spettacolo. Non è un semplice evento commerciale, e questo è chiaro per chiunque vi abbia mai fatto un giro. La Fiera di San Giuseppe è per Cosenza uno di quei momenti che contribuiscono a creare l’identità della città. Economia e tradizione, ma anche storia, accoglienza, suoni, colori, sono alcuni dei vari elementi che caratterizzano questo avvenimento che paralizza un’intera città, ma al quale nessuno rinuncerebbe.Un tempo a dire il vero nasceva per commerciare la seta, per la quale Cosenza era famosa, ma non mancavano le altre merci tipiche di una economia ancora in gran parte rurale.La Fiera del resto non è un evento statico, ma si evolve e cambia a seconda dei tempi e delle persone. Negli ultimi decenni alla fiera si affiancava un programma di musica Rock molto apprezzato. Uno degli aspetti più recenti, ma allo stesso tempo più significativi della fiera è inoltre l’importanza data all’accoglienza. Partendo dal fatto che nei giorni in questione si riversano in città anche numerosi stranieri, anni fa da alcune associazioni cosentine è nata l’idea di “Fiera in mensa”, un evento nell’evento che mira ad accogliere e ad offrire un pasto caldo e un luogo dove dormire ai venditori che si trovano in città.
Non mancano quasi mai le polemiche. Il traffico, i luoghi scelti per le merci, la chiusura o meno delle scuole. Una settimana di fuoco per la città, che in quei giorni però acquista nuova vita. Perché, dopo tutto, i cosentini alla fiera di S. Giuseppe sono affezionati.


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