San Rocco e Scilla (RC): antichi riti e tradizione
di Maria Lombardo
La prima testimonianza del culto di San Rocco in questa località risale al 1595 e attesta la presenza di una confraternita votata al santo che protesse Scilla dalla peste reggina di fine ‘400.Oggi la Chiesa di San Rocco ospita due statue oggetto di leggende e devozione: la prima, in pregiato marmo di pario greco, proviene da Venezia, città dove furono traslate le spoglie del santo e alla quale i marinai di Scilla si rivolsero per ottenere una reliquia; la seconda statua, in legno, è oggetto di una leggenda che la vuole scolpita da mano divina. La festa di San Rocco a Scilla si tiene ogni anno il weekend successivo al 16 agosto, quando entrambe le statue vengono portate in processione nei quartieri San Giorgio Chianalea e Marina Grande. Il lungo corteo si compone di fedeli muniti di ceri giganti detti “nthrocci”, che accompagnano il santo, chiamato affettuosamente San Roccheddu. La domenica sera, ultimo giorno di festa, le statue sono riportate chiesa con una spettacolare entrata di corsa, il cosiddetto “trionfino”, in onore del trionfo del santo sulla peste.ome ogni comune che rispetti, e così come anche nella nostra bellissima città, ogni anno a Scilla, si festeggia San Rocco, patrono della cittadina. Gli scillesi, nascono e crescono con il culto di questo Santo, che li accompagnerà per la vita.
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