LE MISTERIOSE ORIGINI DELLA RAFFINATA FONTANA BAROCCA DI GIRIFALCO (CZ).



di Maria Lombardo



Esiste a Girifalco centro situato al centro dell'Istmo di Catanzaro,nel punto più stretto della penisola italiana, è ben visibile una delle tracce più misteriose e affascinanti della Girifalco ‘segreta’. Qui si trova una fontana  che a dir il vero cela una storia molto strana. Sto alludendo alla  “Fontana di Carlo Pacino” (dal nome del sindaco in carica al tempo), costruita nel XVII secolo (anno 1663) accanto alla chiesa alla chiesa di San Rocco– anch’essa risalente al medesimo secolo; Il monumento  posto in quella precisa posizione, pareva voltarle le spalle, precederla prepotentemente con la sua bellezza geometrica. Si racconta che la grande fontana era stata costruita dal Demonio, in una sola notte!  L’immondo Avversario di Cristo, si sarebbe cimentato, egli stesso, in una prodigiosa ostentazione di potenza e di fine creatività, ponendo la fontana carica di  vanità dinanzi alla chiesa, come a voler imporre la sua presenza tra l’uomo e l’Altissimo.Sul primo gradino della struttura, posta sul lato, era ben visibile la firma del tenebroso artefice: la forma di una zampata caprina che tanto si distingueva dalle altre imperfezioni sulla superficie della pietra arenaria di cui è fatto il monumento. Una struttura perfettamente ottogonale abbellita da rami d’acacia, perfette volute ipnotizzanti, mascheroni simbolici. Questa la leggenda ma la verità è ben diversa  fu opera degli scalpellini, costruttori professionisti del lavoro della pietra, insuperabili nell’arte muratoria. Erano capaci di costruire le loro meravigliose e strabilianti opere in poco tempo! Fu proprio la celerità della costruzione della fontana a suggerire l’idea di un’opera demoniaca.Gli abitanti di Girifalco, infatti, quasi prevalentemente agricoltori, lasciavano il paese prima ancora che il sole sorgesse, per raggiungere i campi. Agli scalpellini erano bastate poche ore per assemblare la fontana, facendola trovare già completamente finita ai girifalcesi che, non spiegandosi l’evento additarono il Principe delle Tenebre.

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