Santa Severina (KR): Visitiamo il Castello Normanno.



di Maria Lombardo



 E’ il Castello Normanno di Roberto il Guiscardo, o Castello Carafa, una delle maggiori attrattive di Santa Severina uno dei borghi più belli del Marchesato di Crotone. La visita a queste meravigliosa vestigia non è solo all’esterno dove si nota subito l’imponenza del maniero, ma la visita al monumento è interessantissima se viene visitato tutto. Niente toccata e fuga! La vista che si gode è mozzafiato è possibile riuscire a vedere il Mar Jonio e i paesi limitrofi San Mauro Marchesato, Cutro, Scandale e Rocca di Neto. Una posizione strategica ora come al tempo dei Normanni, certo che tutte le popolazioni che dominarono questa zona lasciarono nella struttura del maniero qualcosa di loro in ammodernamenti.Ancora oggi grazie alla sua ottima conservazione nei secoli, la sua storia è percepibile guardando le mura. Ad un certo punto della sua storia da maniero diviene la residenza degli Sculco, lo stemma nobiliare campeggia all’ingresso del castello. Passò ai Grutther arricchì le stanze con affreschi e decorazioni e visse nel Castello fino al 1806, anno di abolizione della feudalità. Abbandonato per molto tempo rivide l’apertura al publico solo nel 1998 dopo anni di ristrutturazione. Oggi sono ospitati una serie di musei : il Museo delle armi e delle armature con l’esposizione di varie armi da fuoco e arazzi, il Centro Documentazioni e Studi di Castelli e Fortificazioni Calabresi, il Museo Archeologico, il Museo degli abiti d’epoca e il Museo di arte contemporanea di Santa Severina (MACSS). Vi è anche una sala delle torture sappiatelo accompagnati da un sottofondo inquietante sono riprodotti vari oggetti di tortura medievale tra cui due gogne e la culla delle streghe. Ed udite udite si può visitare la necropoli bizantina prima erano presenti dei silos scavati nella roccia, durante gli scavi è stato rinvenuto l’antico sepolcro. Molti di essi erano scavati direttamente nella roccia, e oggi sono perfettamente visibili con i loro resti. Essendo stata zona strategica sono
stati ritrovati i resti di un forno dove il feudatario realizzava ordigni militari o proiettili in piombo. Il piano nobiliare è ricco di bellezze e affreschi  con drappi vasi e cascare floreali, una cappella con arredi sacri ed infine la stanza del trono con  l’affresco raffigurante Selene, la dea della luna, che guida il carro trainato.

Commenti

Post popolari in questo blog

Le paste Gioiosane un dolce tipico di Gioiosa Jonica: venite a gustarle in Calabria!

Polpettone di Melanzane, tanto buono e super facile da preparare

La festa di Sant'Andrea a Parghelia (VV) tra tradizione e folklore.