Sapevate che la casa del filosofo Tommaso Campanella giace nell’abbandono?
di Maria Lombardo
I Calabresi hanno
dimenticato il filosofo Tommaso Campanella o almeno alcuni, io lo intendo
ricordare nella data della sua nascita. Giandomenico Campanella, nato a Stilo
nel lontano 5 settembre 1568 e divenuto frate domenicano e conosciuto come
Tommaso.
Campanella, da considerarsi il più grande pensatore calabrese e aggiungerei l’ultimo grande di Calabria! Per la sua caratura non dovebbe avere date particolari per essere ricordato e non si dovrebbe attendere il 5 settembre per commemorarlo almeno nella nostra Calabria. Campanella, scrisse moltissimo, scrisse La Città del Sole, la sua opera più conosciuta. Non un’opera utopistica come sempre si è ritenuto, ma un trattato di politica, di pedagogia, un “manifesto” positivo per le future generazioni.
“Io nacqui per debellar tre mali estremi; tirannide, sofismi, ipocrisia”. Questi, erano per Campanella i grandi mali del mondo contro cui lui voleva lottare. E, per “sconfiggere” questi mali si ribellò! Il nostro filosofo fu anche politico osò ordire una rivoluzione contro il potere della Spagna al fine di emancipare la sua terra, la sua gente e l’intero Regno. Rivoluzione che fallì per l’ostracismo e le gelosie della sua terra e di certi suoi cittadini. Furono i signorotti del luogo che lo catturarono e lo consegnarono agli spagnoli.
Si finse pazzo per sfuggire alla morte, ma si salvò anche perché qualcuno in alto aveva compreso il suo pensiero. Una società più giusta, “comunista”, più vicina all’essenza intima di quella religione a cui lui apparteneva, che non alla politica terrena. Fu rinchiuso per decenni in orribili segrete. Sappiate cari lettori che le mura natie del nostro filosofo ribelle ci sono e si possono ammirare e toccare Per molti anni l’abitazione del noto filosofo è stata oggetto di disputa tra i Comuni di Stilo e Stignano. Motivo della contesa il luogo di nascita di Tommaso Campanella, assegnato a Stilo perché a quei tempi Stignano, non possedendo autonomia finanziaria, dipendeva amministrativamente da Stilo. In effetti, nel 1968, un Decreto ministeriale ha confermato che la nascita del grande filosofo è avvenuta a Stignano. In paese, infatti, esiste una piccola casa in pietra indicata come la culla natia del grande filosofo.Ma la casa del personaggio illustre di Calabria che ha sparso cultura per tutta l’Europa giace in una situazione davvero deprecabile. Un rudere è la casa di un filosofo mondiale. Inopportuni e devastanti interventi nei solai. Una assurda superfetazione, di un balcone che deturpa uno scorcio che doveva essere cristallizzato e protetto per il solo fatto che lì è nato Tommaso Campanella.
In altri posti, in Italia e nel mondo, si hanno esempi di case di personaggi illustri, ma non certo allo stesso livello di Campanella, che sono conservate e protette in modo ineccepibile e fungono da memoria da conservare e trasmettere e anche da richiamo per frotte di turisti. Una lapide dichiara la casa monumento nazionale, reca su una delle pareti esterne una targa apposta dall'Amministrazione comunale in occasione del IV centenario della sua nascita su cui è scritto: "In questa casa nacque il filosofo Tommaso Campanella venuto a debellar tre mali estremi: tirranide, sofismi, ipocrisia. Stignano 1568 - Parigi 1639".
Campanella, da considerarsi il più grande pensatore calabrese e aggiungerei l’ultimo grande di Calabria! Per la sua caratura non dovebbe avere date particolari per essere ricordato e non si dovrebbe attendere il 5 settembre per commemorarlo almeno nella nostra Calabria. Campanella, scrisse moltissimo, scrisse La Città del Sole, la sua opera più conosciuta. Non un’opera utopistica come sempre si è ritenuto, ma un trattato di politica, di pedagogia, un “manifesto” positivo per le future generazioni.
“Io nacqui per debellar tre mali estremi; tirannide, sofismi, ipocrisia”. Questi, erano per Campanella i grandi mali del mondo contro cui lui voleva lottare. E, per “sconfiggere” questi mali si ribellò! Il nostro filosofo fu anche politico osò ordire una rivoluzione contro il potere della Spagna al fine di emancipare la sua terra, la sua gente e l’intero Regno. Rivoluzione che fallì per l’ostracismo e le gelosie della sua terra e di certi suoi cittadini. Furono i signorotti del luogo che lo catturarono e lo consegnarono agli spagnoli.
Si finse pazzo per sfuggire alla morte, ma si salvò anche perché qualcuno in alto aveva compreso il suo pensiero. Una società più giusta, “comunista”, più vicina all’essenza intima di quella religione a cui lui apparteneva, che non alla politica terrena. Fu rinchiuso per decenni in orribili segrete. Sappiate cari lettori che le mura natie del nostro filosofo ribelle ci sono e si possono ammirare e toccare Per molti anni l’abitazione del noto filosofo è stata oggetto di disputa tra i Comuni di Stilo e Stignano. Motivo della contesa il luogo di nascita di Tommaso Campanella, assegnato a Stilo perché a quei tempi Stignano, non possedendo autonomia finanziaria, dipendeva amministrativamente da Stilo. In effetti, nel 1968, un Decreto ministeriale ha confermato che la nascita del grande filosofo è avvenuta a Stignano. In paese, infatti, esiste una piccola casa in pietra indicata come la culla natia del grande filosofo.Ma la casa del personaggio illustre di Calabria che ha sparso cultura per tutta l’Europa giace in una situazione davvero deprecabile. Un rudere è la casa di un filosofo mondiale. Inopportuni e devastanti interventi nei solai. Una assurda superfetazione, di un balcone che deturpa uno scorcio che doveva essere cristallizzato e protetto per il solo fatto che lì è nato Tommaso Campanella.
In altri posti, in Italia e nel mondo, si hanno esempi di case di personaggi illustri, ma non certo allo stesso livello di Campanella, che sono conservate e protette in modo ineccepibile e fungono da memoria da conservare e trasmettere e anche da richiamo per frotte di turisti. Una lapide dichiara la casa monumento nazionale, reca su una delle pareti esterne una targa apposta dall'Amministrazione comunale in occasione del IV centenario della sua nascita su cui è scritto: "In questa casa nacque il filosofo Tommaso Campanella venuto a debellar tre mali estremi: tirranide, sofismi, ipocrisia. Stignano 1568 - Parigi 1639".
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