I bambini di Reggio Calabria per il 2 novembre aspettano “i morticeddi”: la frutta Martorana



di Maria Lombardo



Attenzione cari lettori la frutta Martorana si può considerare anche un prodotto tipico di  Reggio Calabria,  le due città dello Stretto da sempre si sono contaminate a vicenda. A Reggio però sono detti  "morticeddi" (morticelli) per via del fatto che somigliano alla frutta finta rinvenuta nelle antiche tombe, esposta al Museo Nazionale della Magna Grecia. Per il giorno dei morti questi gioielli culinari  in pasta di mandorle, opportunatamente colorata e modellata, raffigueranti i frutti della terra vengono donati ai bambini. Questa usanza nasce dalla tradizione Magno Greca che usava portare nelle sepolture dei parenti frutti di terracotta affinchè ai defunti non mancasse mai la vista di quello che avevano goduto in vita. Vi fornisco un po’ di dati storici sul prodotto. Deve il suo nome alla Chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio o della Martorana, eretta nel 1143 da Giorgio d'Antiochia, ammiraglio greco-siriaco del re Normanno Ruggero II, nei pressi del vicino monastero benedettino, fondato dalla nobildonna Eloisa Martorana nel 1194, da cui prese il nome, e di quello di Santa Caterina nel centro storico di Palermo dove le suore la preparavano e la vendevano fino alla metà del 1900. Le monache del monastero della Martorana, per sostituire i frutti raccolti dal loro giardino ne crearono di nuovi con farina di mandorle e zucchero, per abbellire il monastero per la visita del papa dell'epoca.
 Potete provare a farli in casa…
Ingredienti 
per la pasta:
- 1 kg di farina di mandorle
- 1 kg di zucchero
- 250 g di acqua
- 1/2 bustina di vaniglia

per colorare:
- coloranti vegetali per dolci

per lucidare:
- gomma arabica alimentare

per decorare:
- foglioline, tralci, piccioli ecc.

Preparazione
In una casseruola versare acqua e zucchero, mescolare e fare bollire.
Togliere dal fuoco non appena lo zucchero fila, cioè non appena da cucchiaio di legno, utilìzzato per mescolare il composto, la goccia colando si allunga a filo ed unire al composto la farina di mandorle e la vaniglia, mescolando con attenzione, per evitare la formazione di grumi.
Amalgamare bene e versare la pasta sul tavolo di lavoro, precedentemente bagnato. Appena l'impasto si sarà intiepidito, versare un pò d'acqua e lavorarlo a lungo con le mani, finchè diventerà liscio ed omogeneo.
A preparazione ultimata l'impasto dovrà essere morbido, ma non troppo.
Lascialro riposare per un'ora, coperto con la pellicola e lontano da fonti di calore. A questo punto la pasta reale è pronta per essere modellata a forma di frutta, ortaggi e qualsiasi altro soggetto nato dalla creatività individuale.
Nel caso si decida di modellare la pasta a forma di frutta o ortaggi, per prima cosa è consigliabile procurarsi dei modelli reali (castagne, pere, albicocche, arance, limoni, noci, fette di anguria, nespole, fichi, pomodori, finocchi, banana, funghi, ecc.) o un'immagine stampata, dai quali riprendere forma e colore.


Commenti

Post popolari in questo blog

Le paste Gioiosane un dolce tipico di Gioiosa Jonica: venite a gustarle in Calabria!

La Riganella è un dolce del rituale pasquale, tipico delle comunità d'origine albanese

” U SACCHIETTU” di Longobucco (CS)anticipiamo il Capodanno Calabrese!