Stracette: gli antichi biscotti calabresi
di Maria Lombardo
Dei tipici biscotti della tradizione culinaria
reggina sono le stracette. Morbidi ma nello stesso tempo croccanti,
deliziosi nella loro aroma grazie alle mandorle e all’arancia candita, ideali
per essere inzuppati nel latte. Era usanza essere regalati dai nostri nonni
nelle “visite” dopo una malattia o per un lutto o in qualsiasi altra disparata
occasione.Si tratta di biscotti morbidi e croccanti al
tempo stesso, praticamente da inzuppo, deliziosi nel loro particolare
aroma, dovuto alle mandorle ed all’arancia candita finemente tritata. Spesso variano per la consistenza e la
forma: in alcune zone si preferisce
realizzarli più morbidi, in altre più croccanti.
Ecco come farli in
casa:
Ingredienti:
1 Kg. di farina 00;
500 gr. di zucchero;
350 gr. di margarina o burro;
150 gr. di arancia candita (a piccolissimi
cubettitti);
100 gr. di granella di mandorla o mandorle tritate;
20 gr. di ammoniaca per dolci;
2 uova;
1 cucchiaio di estratto di vaniglia;
1 uovo per spennellare.
Procedimento:
In una terrina ponete la farina, lo zucchero,
l’arancia candita, le mandorle, le uova, la margarina (o burro), l’ammoniaca e
la vaniglia. Impastare fino ad ottenere una pasta compatta ed omogenea.
Avvolgere l’impasto ottenuto nella pellicola per alimenti e riporre in frigo a
riposare per un’ora circa. Trascorso questo tempo stendere la pasta col
mattarello fino ad ottenere uno spessore di circa un centimetro quindi, con una
rotella, tagliare l’impasto a rombi di circa 3 centimetri per lato disponendoli
poi, ben distanziati, su una teglia rivestita con carta da forno. Spennellare
con l’uovo sbattuto e infornare nel ripiano centrale del forno (preriscaldato)
a 180°, per 10/15 minuti fin quando i biscotti non risultano dorati.
Le stracette sono pronte per essere inzuppate.
Volendo si possono conservare per alcune settimane all’interno di una scatola
di latta.
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