Un giorno particolare quello della Candelora in Calabria: come si festeggiava a tavola?


 

di Maria Lombardo


 

Negli scorsi anni in questo blog ed in altri vi ho anticipato qualcosina sui piatti del giorno della Candelora. Una festa tra il sacro ed il profano!E’ usanza portare una candela in chiesa che sarà poi benedetta. Dopo la benedizione i ceri vengono conservati nelle abitazioni dei fedeli per essere riutilizzati durante calamità, oppure nell'assistenza di una persona gravemente malata o nell'attesa del ritorno di qualcuno momentaneamente assente o infine come accade attualmente in segno di devozione cristiana. Anticamente però proprio durante la Candelora venivano compiuti riti magici che avevano lo scopo di togliere il malocchio.Benché non esista un vero e proprio piatto della festa, è usanza nel giorno della Candelora consumare portate a base di carne di maiale.  La festa cade infatti nel periodo della macellazione dei maiali, nei giorni più freddi dell’anno e prima dell’inizio della Quaresima, stagione legata al digiuno e alla penitenza. In questa giornata, come tradizione detta, ci si ritrovava con amici e parenti per un pasto conviviale. Anticamente si consumava questo tipo di menù per prepararsi ai successivi giorni di magro e di rinunce del periodo quaresimale, e chi non aveva la possibilità economica di avere della carne in casa, faceva enormi sacrifici per poterla acquistare. Il menù principale del giorno della Candelora era costituito da “pasta i casa” condita con il ragù di maiale come primo e le polpette con la stessa carne del sugo per secondo, accompagnati da sottaceti vari. Era usanza portare “u piattu cu i frittuli” (una porzione di frittole) ai vicini di casa, ornate con fette di arance. Le frittole, sono gli scarti del maiale che rimangono dalla lavorazione delle carni per la preparazione di salsicce, capicolli e soppressate e che non sono idonei ad essere conservati sotto sale.le a base di carne di maiale, per “fare la festa al porco”, cioè per consumare la carne del maiale appena macellato.


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