La ricetta dei peperoni in agrodolce: “buccacci calabresi”


 di Maria Lombardo

Facile e veloce da realizzare, la classica ricetta della nonna tramandata da tantissime generazioni. Si conservano egregiamente per oltre un anno. E’ comodo avere questi vasetti conservati tra le golosità in dispensa. Sono buoni come antipasto o serviti come contorno caldo riscaldandoli velocemente in padella. Possono essere anche aggiunti alle carni a fine cottura, infatti stanno molto bene con pollo,maiale.  Sono anche ottimi da aggiungere alle insalate miste, di pasta o di riso.

 

3 kg peperoni, rossi e gialli, crudi

1 litro aceto di vino bianco

400 g olio extravergine d’oliva

400 g zucchero

2 cucchiai sale

q.b.sale (per mettere i peperoni sotto sale)

Per questa preparazione occorrono dei vasetti con i tappi che mostrano l’avvenuto sottovuoto, quei tappi che quando li premi al centro fanno “clic clac”.

 

Lava i peperoni, tagliali a metà, elimina i semi e i filamenti bianchi interni e poi tagliali a pezzi grossolani, sistemali a strati in un capiente scolapasta, uno strato di peperoni e una generosa spolverta di sale, continua in questo modo fino a quando hai completato tutti i peperoni. Coprili con un piatto e sistema un peso di sopra (una bottiglia piena di acqua o altro) lascia perdere l’acqua di vegetazione, occorreranno circa 3 ore. Puoi anche metterli sotto sale la sera precedente e li lasci tutta la notte. Metti in una pentola capiente l’aceto, l’olio, lo zucchero e i due cucchiai di sale e porta il liquido agrodolce ad ebollizione. Sistema i peperoni nei vasetti precedentemente sterilizzati. Ti consiglio di mettere i vasetti pieni di peperoni con i relativi tappi accanto e li porti vicino al fronello dove hai la pentola con il liquido ebollizione. Metti l’imbuto nel vasetto, con un mestolo vi versi il liquido bollente, chiudi immediatamente con il tappo e metti il vasetto a testa in giu. Prosegui in questo modo con tutti gli altri. Copri i vasetti con una coperta e li lasci raffreddare. Una volta freddi, li capovolgi e controlli, premendo sul tappo del barattolo, se è avvenuto il sottovuoto. Se il tappo, premendo al centro, è ben fermo e piatto va bene, li puoi conservare in dispensa, se invece il tappo va su e giu e fa “clic clac”, non va bene, li conservi in frigo e li utilizzi entro 3 giorni. Se ti resta liquido agrodolce conservalo in un vasetto in frigorifero, lo puoi usare per tante preparazione come ad esempio il Pollo in agrodolce con mirtilli rossi disidratati cipolle di Tropea e peperoncino calabrese o anche il maiale in agrodolce e tanto altro.

 

 


Commenti

Post popolari in questo blog

Le paste Gioiosane un dolce tipico di Gioiosa Jonica: venite a gustarle in Calabria!

Polpettone di Melanzane, tanto buono e super facile da preparare

La festa di Sant'Andrea a Parghelia (VV) tra tradizione e folklore.