LA LEGGENDA DELLE ORIGINI DELLA N’DRANGHETA


 di Maria Lombardo

La ndrangheta ha una leggenda sulle sue origini, la storia di Osso, Mastrosso e Carcagnosso. Siamo nel 1400, in Spagna, quando nacque la Garduna, società segreta talmente potente da influenzare le politiche del governo.

I suoi membri, forti della corruzione di magistrati, agenti, funzionari, agivano violando la legge in totale impunità. I valori che li guidavano erano l'onore, l'omertà e la forza, condivisi da tre cavalieri membri di questa società, Osso, Mastrosso e Carcagnosso. I tre fratelli, un giorno, uccisero un uomo protetto dal re di Spagna, che abusò della loro sorella. Così, per il delitto, vennero condannati a 29 anni, 11 mesi e 29 giorni. Arrivarono in barca a Favignana, isola siciliana famosa per le terribili carceri. Tuttavia non si scoraggiarono dalla lunga detenzione e dalle difficili condizioni di vita: lavorarono per creare un modello di società nuova. Nuove regole, contenute nei codici, e dei riti di affiliazione per l'accesso alla nuova organizzazione. Scontata la pena, i protagonisti si abbracciarono, giurandosi reciproca fedeltà e rispetto: Osso rimase in Sicilia dove fondò Cosa Nostra, votandosi a Gesù Cristo.  Mastrosso andò in Calabria dove fondò la ndrangheta, votandosi a San Michele.  Carcagnosso andò in Campania dove fondò la camorra, votandosi a San Pietro.La storia è falsa, ma è importante studiarla poiché è racchiuso, in questo breve racconto, un nucleo di regole fondative della ndrangheta:  evidente è il richiamo alla religiosità. I fratelli sono tre, il numero della perfezione, oltre a richiamare la trinità cristiana: Dio, Cristo e Spirito Santo. Inoltre,  la protezione di San Michele guida verso la giustizia suprema, quella di Dio, di cui la ndrangheta si fa portavoce.  Altro aspetto importante riguarda la carcerazione dei protagonisti: l'evento viene narrato come una tappa decisiva verso l'evoluzione personale di Osso, Mastrosso e Carcagnosso: uscirono come uomini nuovi, uomini d'onore. La sorella stuprata, invece, indica la persona debole che solo l'uomo d'onore può proteggere e vendicare, avendo la forza di fronteggiare lo stato, colui che è depositario di una giustizia illegittima e corrotta.Un  racconto utile a spiegare, falsamente, l'origine dell'associazione, a giustificarne l'operato, a nobilitarla indicando delle ascendenze irrealistiche, ma che scade dal confronto con la realtà. La ndrangheta non è di nobili origini, la ndrangheta non protegge i deboli, se ne serve per i propri scopi. La ndrangheta non è una divinità e non è portavoce di Dio, è una combriccola di uomini  ad alta potenzialità criminale, ma pur uomini.


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