La bellezza dei murales di Diamante (CS)
di Maria Lombardo
Il lungomare dal quale affacciarsi e rimanere incantati
dalla bellezza dei fondali cristallini, gli otto chilometri di spiaggia, le
case a picco sul mare, i vicoli stretti in cui perdersi alla scoperta di scorci
mozzafiato. Sullo sfondo la meravigliosa isola di Cirella nei cui fondali regna
la Posidonia argentata. Ecco Diamante la perla della Riviera dei Cedri! Diamante è riuscito a conservare e mantenere
intatto nel tempo il suo fascino antico di paese di pescatori.E non solo, c’è
qualcosa che rende questo borgo calabrese un luogo davvero unico e speciale: i
murales che decorano le mura delle case del centro storico e che raccontano una
storia lunga quasi quarant’anni. Tutto ebbe inizio nel 1981, Nani Razzetti, un
pittore milanese ma diamantese di adozione, ebbe la geniale idea di
rivitalizzare il centro storico del borgo trasformandolo in un vero e proprio
museo a cielo aperto. Un’intuizione approvata e sostenuta dal sindaco di
allora, Evasio Pascale, che ha cambiato il volto del paese donandogli nuova
vita. Nel mese di giugno dello stesso anno, più di 80 artisti, italiani e
stranieri, raggiunsero Diamante e cominciarono ad abbellirne ogni angolo con
immagini, scene e citazioni che raffigurano e raccontano la storia del borgo
calabrese e dell’intera regione. Ogni vicolo racconta una storia: ci sono i
pescatori di ritorno dopo una giornata dedicata alla pesca, padre e figlio
intenti a sistemare le reti e a tramandarsi saperi e mestieri, re e castelli
colorati dedicati ai più piccoli, in grado di donare luce e colore alle mura
del borgo. Basta guardarsi intorno o alzare gli occhi per rimanere incanta. Anno
dopo anno, ai primi murales si sono aggiunte tante nuove opere tra cui quelle
di street art realizzate nell’ambito dell’operazione “OSA Street Art” che, dal
2017, trasforma in una tela le mura del borgo. Tutti i murales, realizzati con
tecniche differenti, periodicamente, vengono sottoposti ad operazioni di
restauro che ne mantengono intatto il fascino. Le prime opere hanno ormai
ampiamente superato i trent’anni. La sensazione che si prova passeggiando per
Diamante, è quella di leggere una storia fatta di persone, scene di vita
quotidiana, eventi e tradizioni. Un progetto che, giorno dopo giorno e murales
dopo murales, ha rivitalizzato e valorizzato il borgo calabrese, combattendone
anche lo spopolamento. Grazie ai murales, Diamante ha trasformato un limite, il
rischio spopolamento, in una nuova opportunità per i propri abitanti e i
turisti. Oggi Diamante è una vera e propria galleria d’arte a cielo aperto e fa
parte dell’Associazione Italiana Paesi Dipinti, fondata a Roma nel 1994 per
collegare tutte le realtà italiane che possiedono, promuovono e valorizzano il
patrimonio artistico e pittorico, antico e recente, realizzato sui muri esterni
delle abitazioni.
Commenti
Posta un commento
Dimmi cosa ne pensi!