La Calabria delle tradizioni per il giorno dei Defunti prepara i Morticeddi.
di Maria Lombardo
Questa è una ricetta che proporrò in anticipo
poiché per preparare questo dolcetto serve un po’ di “pre avviso” e sicuramente
il modo migliore per insegnare ai nostri ragazzi che non c’è nulla di cui aver
paura quando si parla di morti. Bisogna esorcizzare la paura tra il mondo dei
vivi e dei morti. A tal proposito ho deciso di proporre una tradizione per ogni
Regione del Mezzogiorno. Inizierò dalla nostra meravigliosa Calabria! E’ una
tradizione che si è evoluta da noi grazie alla contaminazione delle due coste
dello Stretto: Calabria e Sicilia sono terre sorelle anche nell’ars culinaria.
Ed in Calabria come in Sicilia il culto dei morti è radicatissimo secondo usi e
costumi svariati. E’ un dolcetto che si prepara davvero con pochi ingredientti
poiché è una tradizione contadina, con poche cose si potevano sfornare dei
capolavori luculliani che facevano attendere con trepidazione la festività
specie per i più piccoli. Ingredienti: 600g di zucchero semolato 150ml acqua
600g farina 1/2 cucchiaino di cannella in polvere 1/2 cucchiaino di chiodi di
garofano in polvere. Ed ora subito a lavoro per poterli mangiare ci vogliono
ben 3 giorni di preparazione a tappe però! Scaldiamo l’acqua in un pentolino e
versare lo zucchero a pioggia lentamente. Urge costanza e forza di polso e
sicuramente molta attenzione la fiamma va spenta prima che sopragiunga il primo
bollore. Non è importante che lo zucchero si sciolga totalmente. Ora va
preparata la pasta, farina e cannella e chiodi di garofano ben sminuzzati
vengono uniti. Bisogna avere una spianatoia e fare il vulcanetto in cui si
versa l’acqua ormai divenuta sciroppo. Impastare il tutto fino a ottenere un
composto omogeneo e liscio. Sulla spianatoia infarinata lavorare velocemente
l’impasto delle ossa di morto con le mani fino a formare un filone spesso 2 cm.
Tagliare il filone di pasta a tocchetti di 4 cm circa e dare a ciascun
tocchetto la forma delle ossa. Ossa di zucchero che delizia! Una volta
modellate le ossa si prepara la teglia con olio e farina per non farli
attaccare, coprire la teglia con un velo e lasciare a riposo per 2-3 giorni,
possibilmente al sole, in modo che la superficie esposta di ciascun biscotto si
asciughi e assuma un colorito biancastro. Trucchi del mestiere e tradizionali.
Una volta trascorsi i 2-3 giorni, bagnare la base dei biscotti con acqua,
trasferirli su una teglia rivestita con carta da forno bagnata, mettere il
tutto in forno preriscaldato a 180 °C e cuocere per il tempo necessario (10-15
minuti) affinché lo zucchero all’interno delle ossa di morto, sciogliendosi,
tenda a depositarsi nella parte inferiore di ciascun biscotto fino a riversarsi
sulla carta forno e formare, così, una base caramellata scura e dura che sia in
netto contrasto con la parte superiore biancastra e friabile dal sapore di
cannella e chiodi di garofano. Ed ora a cottura pronta deliziamo i ragazzi
calabresi!
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