Le frittelle del brigante di Piscopio (VV).


di Maria Lombardo



 Un po’ di tempo fa ho raccontato proprio su questo blog la figura del brigante Mercadante da Piscopio, un personaggio sanguinario sulle cui tracce i Napoleonidi indirizzarono il Mahnes. Non era particolarmente amato dai Piscopisani di lui ancora oggi si ricordano solo le note dolenti.E fu col malaffare che il bandito costruì la sua fortuna, tesoro scoperto poi alla sua morte. Distrutta la sua casa , furono trovate tre giare stracolme di monete d’argento del Regno delle Due Sicilie, una parte delle quali sono custodite nel Museo Archeologico di Vibo Valentia e un’altra parte si vuole sia in possesso di famiglie di Piscopio, quasi a sottolineare una riappropriazione delle loro richezze ; anche se non manca chi racconta le sue gesta secondo eventi, che sembrano avere, a distanza di tanto tempo, il sapore della leggenda e del mito. La sua figura viene ricordata anche nell’ars culinaria piscopisana una ricetta moderna porta il nome di frittelle del brigante di Piscopio, una ricetta autunnale dal sapore folckloristico impastata con la zucca gialla. Prodotto autunnale della campagne calabresi. Inoltre questa ricetta non è riconducibile ad i gusti culinari di Mercadante ma si prepara per dare quel tocco in più al territorio. Ora vi spiego cosa urge per preparare questo piatto: 300 gr di polpa di zucca gialla 300 gr di impasto per salsiccia sgranata piccante 2 uova 2 cipolle 300 gr di farina integrale 100 gr di parmigiano Olio per friggere Una tazzina di vino rosso Una bustina di lievito istantaneo Prezzemolo Pepe nero Sale Tuffiamoci ora nella preparazione si inizia a sbucciare le cipolle e si tritano per poi metterle sul fuoco con salsiccia, sale e zucca. La zucca rigorosamente gialla viene lavata e tagliata a pezzi. Rosolate per bene e bagnate con del vino. Fate cuocere per 10-20 minuti, fino a quando la zucca non si sarà cucinata insieme alla salsiccia, la cottura sarà ultimata quanto rimane solo il condimento. Toglietela dal fuoco e lasciate raffreddare. Si procede all’impasto con uova e farina ed il lievito istantaneo, il parmigiano, il pepe nero, il prezzemolo e un pizzico di sale. L’impasto deve venire colloso perché si prende a pezzi e si forma una pallina in primis per poi formare una ciambella e friggerla. Devono venire belle dorate da tutte le parti. Lasciatele scolare su una carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso. Servitele calde. E’ l’autunno calabrese… viviamolo anche a tavola!

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