Parla Luisa Caronte:" Ecco il perchè Tropea non è riuscita a diventare Capitale della Cultura 2022"
di Maria Lombardo
Dichiarazione resa alla Stampa
Coordinatrice del Gruppo di Lavoro Tropea Capitale Italiana della Cultura
2021/2022
Sono davvero felice per Procida
vincitrice del prestigioso titolo di capitale italiana della cultura per il
2022 a cui faccio le mie più vive congratulazioni, ma allo stesso tempo il mio
pensiero va a Tropea, alla luce della scelta fatta dal Mibact di premiare un
piccolo borgo meridionale avente caratteristiche molto simili a quelle di
Tropea ma sicuramente con una storia ben diversa, e con la consapevolezza
dell’eccellenza del dossier elaborato da un gruppo di lavoro composto da
esperti del settore e coordinato da me, nominato da una delibera di Giunta
Comunale, n° 10 del 13 gennaio 2020.
La mia amarezza cresce a dismisura perché ritengo che c’è stata tolta la
possibilità di partecipare ad armi pari a questa importante competizione,
in quanto non è vero che sono stati fatti degli errori, il dossier ha
centrato in pieno gli obiettivi stabiliti all’articolo 3 del bando del Mibact,
passando, tra gli altri, dal miglioramento dell’offerta culturale,
all’inclusione sociale, all’innovazione e prevedendo la nascita di start up
culturali e via via includendo l’intera Calabria, perché il claim “ Se vince
Tropea vince la Calabria “ non era un semplice slogan ma il cuore pulsante di
un progetto che ha visto la partecipazione di gran parte delle iniziative
culturali calabresi più importanti e che per il 2022 avevano scelto come
vetrina la nostra bella Tropea e che hanno creduto fino in fondo in questa
iniziativa aderendo al comitato promotore e al progetto, mettendo a disposizione le loro attività
culturali e il loro supporto.
E allora vi chiederete perché siamo stati esclusi addirittura dalle dieci
finaliste. Non certo per il dossier elaborato da me e dal mio gruppo di lavoro,
che per mesi ha lavorato alacremente e ha prodotto un elaborato fortemente
competitivo.
E qui nasce la mia amarezza e il mio grande dispiacere, il mio ruolo esclusivamente
tecnico di coordinatrice e responsabile del progetto è finito nel momento in
cui ho consegnato il dossier al sindaco Giovanni Macrì, con tanto di nota di
accompagnamento, dove si evidenziava tra l’altro la necessità di comprovare
l’essenziale cofinanziamento, pertanto da quel momento la politica ha fatto ciò
che ha ritenuto opportuno, io non sono stata informata di cosa è stato
trasmesso al Mibact né so se nei 15 giorni che sono passati dalla mia consegna
all’invio del dossier sono state apportate modifiche, ma ho ricevuto
l’informazione, da più parti, che il dossier consegnato da me al sindaco aveva
subíto delle modifiche nella parte riguardante il coordinamento e la direzione
del progetto esecutivo, tali modifiche rendevano di fatto invalido e illegittimo il progetto! La cosa non mi ha sorpreso
perché ero stata invitata a modificare la parte anzidetta ma io ho opposto un
sonoro rifiuto a tale richiesta, perché sapevo bene che accettando avrei reso
illegittimo il dossier, ragione che evidentemente, nonostante l’ho detto e
scritto a chiare lettere, non ha trovato riscontro dalla politica. Per
verificare la veridicità di queste informazioni e della versione modificata del
dossier, che nel frattempo ho ricevuto su Whatsapp da soggetti che mi hanno ribadito
che quello era il documento inviato al Mibact e che circolava tra alcuni
cittadini di Tropea, ho inoltrato formale richiesta di accesso agli atti
relativi al comune di Tropea, ma questa mia richiesta è stata rigettata in
quanto non si ravvisa un mio interesse diretto, concreto e attuale, ovviamente
questo rifiuto mi ha lasciata inebetita perché io credo che al di là degli interessi giuridici, ci sia una ragione
di trasparenza e di opportunità che non fa capo solo a me ma a tutti i
cittadini di Tropea e a tutti i calabresi che hanno il diritto di sapere perché
hanno perso un’occasione di grande visibilità, che poteva portare con se grandi
e positivi risvolti all’economia del nostro paese. Inviterei il sindaco a
rendere noti gli errori che sono stati fatti e che ha affermato di voler tenere
per se e rendere pubblico il dossier inviato al Mibact piuttosto che
secretarlo, come ha fatto incomprensibilmente finora.
Luisa Caronte
Coordinatrice del Gruppo di Lavoro Tropea Capitale Italiana della Cultura
2021/2022
Commenti
Posta un commento
Dimmi cosa ne pensi!