Cullurielli acresi, ricetta calabrese

 

di Maria Lombardo


Delle ricette tradizionali calabresi questa è la regina!  Ecco perché ho scelto di la ricetta e la foto di Nunziatina per mostrarvi la vera forma.

Questi cullurielli di forma molto grande e allungata sono la versione acrese, mentre in altre zone della Calabria sono molto più piccoli e l’impasto è diverso (con patate). Simbolo di gioia e di festa, i cullurielli sulla tavola trasmettono sempre tanta allegria. Croccanti e mai unti, rendono speciale ogni occasione con il loro sapore!


Ingredienti

  • 1 Kg di farina
  • 750 ml di latte
  • 1 quadretto lievito di birra
  • 20 g di sale
  • Olio di semi di girasole q.b


Procedimento

  1. In una ciotola bella capiente mettere la farina ed i 20 g di sale. Mescolare e formare una fontana.
  2. Sciogliere il lievito nel latte tiepido e aggiungere alla farina, dopodiché iniziare a impastare con le mani, fino ad ottenere un impasto bello elastico.
  3. Con l’aiuto di un po’ di farina pulire le mani e lasciare lievitare per 3 ore.
  4. Su una spianatoia leggermente infarinata, con le mani unte formare dei panetti da 35/40 grammi, in base alla dimensione che si vuole dare ai cullurielli.
  5. Mettere sul fuoco una padella antiaderente con abbondante olio di semi di girasole. Appena risulta bello caldo formare le ciambelle e adagiare nell’olio. Con l’aiuto di due forcine fare attenzione ad allargare il buco dei cullurielli (onde evitare che friggendo possa chiudersi); questo per alcuni secondi in modo da dargli una bella forma allungata.
  6. Appena diventano dorati da entrambi i lati sono pronti.


Per un risultato ottimale, prima di metterli a friggere dategli la forma a tarallo, schiacciateli leggermente con il palmo della mano e adagiateli nell’olio bello bollente.

La lievitazione delle 3 ore può variare in base alla temperatura esterna: se fa molto caldo 2 ore sono sufficienti, ve ne renderete conto dall’impasto bello gonfio…

Quando li togliete passateli su carta assorbente in modo da catturare l’olio in eccesso.

Una chicca: belli caldi sono ottimi con il miele, ma è un surplus… sono già buonissimi da soli!

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