La Basilica Minore di Porto e la Madonna di Costantinopoli di Gimigliano (CZ)


 di Maria Lombardo

  La Basilica Minore di Porto, frequentata maggiormente nelle feste del 25 aprile e del 1 maggio, accoglie migliaia di fedeli dalle prime luci dell’alba del Martedì di Pentecoste in occasione della Festa della Madonna di Porto.La Madonna di Costantinopoli, protettrice delle comunità di Gimigliano. che la invocavano durante le calamità naturali. L’imperatrice Pulcheria, sorella di Teodosio II, decise che la Madonna venisse onorata il martedì di Pentecoste secondo la definizione dogmatica della Divina Maternità e perchè in questo giorno il popolo di Costantinopoli vinse la battaglia contro i Persiani.A partire dal 29 maggio 1453, giorno conclusivo dell’Assedio di Costantinopoli da parte di Maometto II, con le immigrazioni nell’Italia Meridionale furono importati i riti bizantini e le immagini iconoclaste.In seguito alla venerazione a Napoli, scampata alla peste del 1528, dal 1625 anche la Sicilia e la Calabria ne furono colpiti. La popolazione di Gimigliano, venuta a conoscenza del prodigio verificatosi a Napoli, chiese di poter venerare la Madonna di Costantinopoli proclamandola protettrice del paese e di avere un’immagine simile all’iconoclastia napoletana.

L’esecuzione del compito di realizzare il quadro fu assegnato al pittore gaglianese Marco Pizzuto, conosciuto come Marcangione. L’opera, abbozzata solo nei lineamenti principali, fu ritrovata il giorno successivo già finita. Il “Quadro Miracoloso“, appartenente all’iconografia acheropita (non fatta da mano umana), è collocato in un tempio sull’Altare Maggiore della Chiesa di S. Salvatore. Il Quadro raffigura la Madonna mentre allatta Gesù Bambino tenendolo sul braccio destro, e dietro, due angeli sorreggono la corona e sostengono una cortina. Il manto azzurro ha una stella ad otto raggi.Nel corso dei secoli il Quadro è stato restaurato e benedetto il 27 febbraio 1974 da Papa Paolo VI e da Papa Giovanni Paolo II il 26 febbraio 1997.

In una notte dell’ottobre 1753, la Madonna apparve in sogno ad un ragazzo sbandato gimiglianese, Pietro Gatto, incolpato di leggeri delitti che viveva nei boschi, chiedendogli di erigere una “cappelluccia” nella vicina località Porto, una località dall’importanza strategica per i collegamenti dei paesi limitrofi.

La realizzazione della “Cona“, che doveva avere l’immagine simile a quella già presente nella Chiesa di Gimigliano, fu commissionata da Pietro Gatto al muratore Antonio Sacco; non vedendolo arrivare nel giorno dell’appuntamento decise di realizzarla da solo in tutte le sue imperfezioni ma avvolto dalla sua grande fede. Pietro Gatto consacrò la sua vita alla Madonna cambiando vita e mutando il suo nome in Fra Costantino. Per custodire la “Cona” nel 1760 si decise di costruire la Chiesa, e a lavori ultimati, si istituì la processione da Gimigliano a Porto nel giorno del Martedì di Pentecoste.La località di Porto divenne luogo di devozione e pellegrinaggi, la Madonna di Costantinopoli assunse il titolo di Madonna di Porto, dal 2 marzo 2010 proclamata Protettrice della Provincia di Catanzaro. Nel 1947 fu posta la prima pietra nella costruzione del nuovo Santuario, consacrato poi il 2 luglio 1975 e al cui interno è possibile ammirare un’immensa riproduzione in mosaico veneziano. Dal 1 maggio 2013 il Santuario è elevato a Basilica Minore. La Festa della Madonna di Porto si celebra, mantenendo l’antica tradizione di Napoli e di Costantinopoli, da Domenica al Martedì di Pentecoste. La festa è preceduta da Sette Martedì, dal Primo dopo Pasqua fino alla Pentecoste, ultimo Martedì solenne.La notte tra il Lunedì e il Martedì di Pentecoste è la notte del pellegrinaggio: da molti paesi del circondario ci si sposta a piedi verso la Basilica Minore di Porto. Nella Chiesa di Gimigliano, il Quadro viene riposto nella Vara, e portato a spalle attraversando la Montagna soprastante verso Porto. Arrivati nei pressi del Santuario, uno dei riti più suggestivi e tanto atteso è la “Cunfrunta“, l’incontro tra la Madonna e San Giuseppe.Nel pomeriggio il Quadro ritorna a Gimigliano. Dopo una nuova “Cunfrunta” con S. Giuseppe e una breve processione insieme tra le vie del paese, le statue rientrano nella Chiesa di S. Salvatore. La domenica successiva, dopo la messa si celebra la processione del Quadro in Chiesa, portato a spalla dalle signore del paese e la Reposizione sull’Altare Maggiore.

 


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