Sapevate Chi doveva assassinare Garibaldi: Giosafatte Talarico il brigante calabrese


 di Maria Lombardo

Ferdinando II, aveva già avuto a che fare con Giosafatte Talarico, che lo ha sfidato e battuto a lungo dal fondo della Sila, in Calabria. Si concordava che Talarico e i suoi uomini non solo avrebbero salvato la vita, ma anche la libertà; meglio ancora una pensione da re. Solo loro sarebbero confinati ad Ischia, l'isola più ricca e bella dove avrebbe una casa e uno stipendio." Questo calabrese, inviato da Napoli su una nave da guerra, è stato sbarcato di notte. Ha promesso di fare il necessario a tutti i costi”.

La stessa notte, è stato visto tornare a nuotare a bordo, morto di freddo, confessando di non aver avuto il coraggio di colpire la testa Garibaldi, la cui vista lo ha affascinato, eppure Talarico è il brigante meridionale più famoso d'Italia e lo abbiamo avuto omettendo una ricompensa assurda. "

(estratto dai Mille di Garibaldi).

 Ecco i fatti! Nel maggio 1860, su proposta segreta del capo della polizia borbonica in Sicilia Salvatore Maniscalco, Talarico si imbarca su una fregata e sbarca a Palermo. Travestito da Garibaldino, il suo compito era uccidere Garibaldi. Avendo raggiunto il dittatore a Palazzo Reale, non lo ha, però: svegliato, gli ha offerto i suoi servigi. Una cosa è certa Giosafatte parte per Palermo ma dopo aver visto l’affetto che circonda Garibaldi non da seguito all’agguato ed anzi comunica a Garibaldi l’esistenza del complotto per ucciderlo.  Eppure è lo stesso che una domenica di fine novembre del 1823 ritornò al suo paese natale per affrontare il signorotto locale don Luigi Sperandei, colpevole di aver violentato sua sorella Carmela. Lo minacciò perché sposasse la ragazza, ma inutilmente: infuriatosi alle risposte beffarde dell’uomo, lo colpi  con un coltello davanti la parrocchia del paese, uccidendolo.  Dopo aver pulito l’arma dal sangue strofinandola sul viso del morto, si diede alla macchia riparando sulla Sila, dove entrò nella banda del brigante Boia, che aveva combattuto contro i francesi.

 

 


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