Castagne del prete vi insegno a farle!
di Maria Lombardo
Le castagne del prete sono un prodotto tipico delle feste natalizie;
anticamente venivano preparate nelle zone note per la coltivazione castanicola,
utilizzando i forni presenti nelle abitazioni rurali. La loro tecnica di
produzione è rimasta invariata: in locali detti "gratali", le
castagne fresche ancora con il guscio, vengono disposte su graticci di legno,
al di sotto dei quali si accendono i fuochi alimentati da legna di castagno. Il
fuoco deve essere lasciato acceso per 15 giorni, in modo tale da fare seccare
completamente le castagne, che dopo vanno tostate in forno per 30 minuti circa.
A questo punto, per farle insaporire e reidratare, vengono immerse in cassoni
di plastica pieni di acqua o di acqua e vino. Si dicono castagne
"infornate" o "nfurnati", quando vengono sgusciate prima di
essere poste sul fuoco. Quando, invece, le castagne sono caratterizzate da
un'alta percentuale di umidità, nonostante la permanenza sui graticci,
rimangono "mosce" e, una volta tolte dal fuoco, vengono infilate ad
uno spago, a mo di rosario ed appese in attesa di essere consumate. Le castagne
mosce o "tenerelle", nate come castagne del prete mal riuscite oggi
si preparano di proposito, poiché sono assai richieste dal mercato, essendo
molto saporite e zuccherine, oltre che conservabili per diversi mesi.
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