La ginestra dei carbonai o "maiu maiu" e la tradizione dell'1 Maggio.




 di Maria Lombardo 


La ginestra dei carbonai (o maiu maiu), conosciuta anche col nome Cytisus Scoparius, vive in Calabria fino a più di 1500m di quota. Il nome Cytisus deriva dal greco kytinos, che è l'antico nome della Medicago arborea, mentre il sinonimo Sarothamnus deriva dalle parole greche "saros" (scopa) e "thamnos" (arbusto).In particolare, il nome specifico si riferisce all'antico uso di scopa rustica, adatta alla pulizia dei forni da pane : infatti, i rami erano flessibili e difficilmente infiammabili. Invece, il nome volgare di "ginestra dei carbonai" proviene dall'uso che veniva fatto dei suoi rami che, posti in cima alle carbonaie, consentivano alle cataste di legna, circondate dalla terra, di bruciare lentamente e trasformarsi in carbone. Inoltre, i carbonai usavano i suoi rami per costruire il tetto delle loro capanne, nei boschi dove lavoravano nel periodo estivo. È molto utile nelle scarpate e nei dirupi per la profondità dell'apparato radicale. Ogni primo di maggio, fino a pochi anni fa, veniva raccolto un ramoscello e portato in casa come portafortuna. Nella tradizione originaria, il ramoscello veniva adagiato dietro la porta d'ingresso, credendo che avesse il potere di tenere lontano dalla casa le sventure di ogni tipo, sia affettive che "agricole".

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