Sapete perché a Limbadi (VV) l’ultima domenica di maggio “nesci u Santu Poveru”




 

di Maria Lombardo 


 

Il mio legame con San Pantaleone c’è sempre stato da figlia di Limbadese anche io lo chiamavo affettuosamente “U Santu”. Miracoloso lo si sa questo protettore di Limbadi! Ebbene si Limbadi nel 1918 fu la “Codogno” di un secolo fa, era però la seconda ondata! Si moriva per questa influenza fuori stagione destando preoccupazione per quelle morti inquietanti. Insomma è come se il Covid 19 anno domini 2020 degenera in complicazioni polmonari portando alla morte. Molti crederono che fosse giunta la fine dell’umanità. La prima ondata di influenza passò sostanzialmente inosservata, in Italia come all’estero. La “febbre spagnola”, denominata così non perché provenisse dalla Spagna, ma perché le notizie arrivavano dal paese iberico che in quegli anni era neutrale e quindi non soggetto a censura di guerra, aveva fatto la sua prima apparizione nel marzo 1918, ma fu solamente verso la fine dell’estate che il virus cominciò a mostrare tutta la sua forza dopo una mutazione probabilmente avvenuta nel mese di luglio. A quel tempo però Limbadi non era nel Vibonese ma facente parte della provincia di Catanzaro. Sembra che proprio a Limbadi si poterono osservare, per la prima volta, i sintomi che saranno poi attribuiti alla cosiddetta “febbre spagnola”. Allarmante quella situazione e si doveva assolutamente capire cosa provocasse quella situazione. Nel mese di luglio si svolsero le prime autopsie! Ma il contagio non si fermò a Limbadi ovviamente a macchia d’olio si sparse ovunque e si moriva nel medesimo modo di Limbadi. Il terribile morbo continuò a mietere vittime per quasi un anno, fino a quando, nel maggio del 1919, il parroco decise di portare in processione per le vie del paese le reliquie contenenti il sangue del santo protettore, San Pantaleone, medico e martire. L’epidemia cessò, improvvisamente quanto miracolosamente. Oltre all’azione taumaturgica del Santo, si era forse sviluppata, come si direbbe oggi, una sorta di “immunità di gregge”.  Da allora, il “miracolo” attribuito a San Pantaleone viene ricordato, ancora oggi, con una festa che si tiene nell’ultima domenica di maggio. E’ una festa per i Limbadesi che ancora oggi ricordano quell’evento e lo fanno in modo “povero” il Santo non esce con tutta la sua ricchezza ne si svolgono feste serali se non pochi mortaretti perché la miracolosità “du Santu” si festeggia in grande stile ad agosto.

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