Ucraina, Odessa e un giovane Garibaldi
di Maria Lombardo
Forse pochi sanno che il Patriota italiano visse persino in quelle terre oggi zona di guerra. Difatti molti connazionali vivevano a Odessa, città sorta grazie all'ammiraglio napoletano Giuseppe De Ribas, cui ancor oggi è dedicata la via centrale della città, la celebre Deribasivs'ka. Egli invitò altri italiani a partecipare alla costruzione di un porto sul Mar Nero per conto della zarina Caterina II e ben presto, a inizio ‘800, un abitante su dieci era italiano. Cari neomeridionalisti che gongolate per la fondazione di questa città per opera di un napoletano ora dovete sentirla tutta! Tra XVIII e XIX secolo ad Odessa si formò un ceto di italiani agiati che svilupparono la città: la prima impresa commerciale fu di tal Stefano Venturi, la prima agenzia d'assicurazioni fu istituita nel 1806 da Benedetto Mercadalli e la prima banca commerciale nel 1826 da Giovanni Verani. Molti italiani trovarono la loro vocazione nell'artigianato, producendo vasellame, decorazioni e gioielli. La maestria del lavoratori italiani e il loro contributo nello sviluppo economico dell’Ucraina trovarono la loro massima espressione nei mestieri marinari: si occuparono della pesca, lavorarono nei porti, nei cantieri, molti si arruolarono come marinai. Tra coloro che in quegli anni lavorarono nei porti ucraini ci fu anche il giovane marinaio Giuseppe Garibaldi, il cui zio, Antonio Felice Garibaldi, era viceconsole nella vicina Kerč’: il futuro “eroe dei due mondi” nel 1824 si imbarcò sulla nave “Costanza” comandata dall’amico di famiglia Angelo Pesante, giungendo a Odessa e a Taganrog, porto del Mare d’Azov. Nel 1833 tornò a Odessa dove frequentò la locale comunità italiana. Qui Garibaldi ebbe le prime informazioni sull’organizzazione patriottica “Giovane Italia” fondata e diretta da Giuseppe Mazzini. Una vita a dir poco avventurosa quella del Generale.
(fonte STORIA E BUFALE)
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