CALABRIA. ANTICHE CALZATURE: LE CIOCIE
di Maria Lombardo
Le cioce erano il calzare tipico diffuso in molte regioni
dell'Italia centrale e meridionale che, fin dal Settecento, dette il nome ad
una parte del suo territorio (Ciociaria) ed ai suoi abitanti. La loro origine
e' controversa ed una colta tradizione, basata su un passo dell'Eneide, le riporta
al popolo degli Ernici. Negli ultimi secoli sono state per eccellenza le
calzature autocostruite piu' economiche; realizzabili con pelli bovine, ovine,
suine, bufaline ed asinine, naturali o conciate, erano robuste ed adatte per
camminare su campi lavorati e su percorsi impervi, nonché resistenti a lavori
usuranti, come la vangatura. Nella loro costruzione erano impiegate lesine o
coltelli per il taglio del cuoio - che, non di rado, manteneva il
caratteristico pelame - e la sgorbia (scalpello a lama per praticare fori
pressoché rettangolari o ovali, uguali tra loro, per il passaggio delle
stringhe). Il calzare era dotato di un plantare di cuoio curvato a forma quasi
di barchetta, in alcuni casi con una punta, più o meno accartocciata ed
inarcata, legato da lunghe stringhe, anch'esse di cuoio ma flessibili,
avvolgenti il polpaccio fino al ginocchio, con all'estremità due spaghi per
un'agevole annodatura. In antico, al posto delle stringhe, si usavano spaghi,
cordicelle o fettucce. Sotto il plantare erano inseriti, con chiodi o grappe
artigianali, due rinforzi di cuoio sui quali si applicavano le bollette, chiodi
molto corti e dalla testa ampia e bombata con funzione antiusura e
antisdrucciolo. Dopo la seconda guerra mondiale il cuoio e' stato sostituito da
pezzi di copertone e di camera d'aria di pneumatici. Corredavano le cioce i
calzettoni di lana, utili contro il freddo ed il morso delle vipere, ricoperti
da panni di canapa o di lino; i pastori, per difendere le gambe dai rovi e
dall'acqua, indossavano il guardamacchia: una pelle di capra dal lungo pelame,
posta sopra i calzoni e legata alla cintura e ai polpacci. L'uso delle cioce,
noto anche in tutto il Regno delle Due Sicilie è durato nell'Italia centrale
fino agli anni '60 del XX sec.
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