Scaddateddi /scaldatelle DI BOVA ( RC)


 di Maria Lombardo

Questa ricetta è tipica della zona di Bova; si tratta di ciambelle friabili aromatizzate al cimino (il carum carvicumino dei prati) consistente in piccoli semi dal sapore di anice. Venivano preparate in particolare per la prima colazione. Gli scaddateddi erano offerti come dono agli invitati dei matrimoni: una sorta di “bomboniera” per ringraziare dei regali.

Ingredienti per la pasta: 1 kg di farina tipo “0”, 1 bicchiere di vino bianco liquoroso, 1 bicchiere di olio di oliva, 1 pizzico di sale, 15 gr di lievito di birra.

Disporre la farina a fontana, incorporarvi il vino, l’olio, il sale e i semi di cimino. Sciogliere il lievito in poca acqua tiepida e lavorare fino ad ottenere un impasto di media consistenza e molto elastico. Ricavare con l’impasto delle cordicelle dello spessore di un dito e lunghe circa 20cm. Unire le due estremità e chiuderle sigillandole (un tempo il sigillo era differente per ogni famiglia per distinguere le ciambelline le une dalle altre quando si cuocevano nei forni comuni), farle riposare  per circa 1 ora coprendole con una tovaglia ed una copertina. Preriscaldare il forno e nel frattempo mettere sul fuoco una pentola alta riempita con circa 3 litri di acqua e due cucchiai di olio. Portare ad ebollizione l’acqua e sbollentare le scaldatelle una per volta nell’acqua bollente (saranno pronte al punto giusto quando verranno da sole a galla) e poi metterle in forno a 200°C per cuocerle fintanto che non si fanno dorate.


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