Nasce con l'Unità d'Italia, la Regia posta italiana


 di Maria Lombardo

Le Regie Poste furono istituite 1862.In esse confluiscono le amministrazioni postali degli Stati preunitari. Tre i principi basilari: il concetto di servizio pubblico, l’inviolabilità delle lettere e la tariffa unica, realizzata con l’adozione del francobollo, in base al peso e non alla distanza. Nella nostra Penisola il francobollo venne introdotto nel 1850, mentre nel 1874 nasceva in Italia la cartolina postale, seguita dalla cartolina illustrata e pochi anni dopo, nel 1881 fu attivato il servizio dei pacchi postali. Il primo prodotto finanziario offerto dalle Regie Poste, a partire dal 1862, fu il vaglia postale, un servizio per il trasferimento rapido e sicuro di denaro. Altra tappa importante si raggiunse il 1875 quando aprirono le casse di risparmio postali e le poste offrirono il servizio tramite il libretto di risparmio. Di conseguenza poi nacquero i buoni postali ed infine i conti correnti. All’indomani dell’Unità d’Italia le strade erano poche e pericolose, era facile incontrarvi briganti e malfattori. Il trasporto della posta era affidato ai corrieri accompagnati da scorte e ai postiglioni a cavallo. La posta era affidata anche ai «procaccia» che giravano armati per difendere i valori di cui erano responsabili. Dal 1855, sui treni c’erano gli ambulanti postali, vagoni attrezzati in cui impiegati delle Poste, fino agli ultimi decenni del Novecento, hanno smistato la corrispondenza. Con la prima guerra mondiale si inaugurò il servizio postale aereo. La bicicletta, nel servizio postale, fu insostituibile specialmente quando l’Italia dovette fare i conti con la mancanza di carburante. Poi si diffusero sempre più le moto, i furgoni, gli autocarri e oggi i quadricicli elettrici. Inoltre la posta pneumatica è stata progettata per velocizzare l’invio di telegrammi e di lettere. A Roma, Milano e Napoli vennero costruite reti sotterranee di tubature dentro le quali viaggiavano contenitori cilindrici capaci di contenere fino ad ottanta corrispondenze ciascuno. I cilindri venivano “aspirati” a grandissima velocità dagli enormi motori di posta pneumatica collocati nei più importanti uffici postali delle città. Il primo impianto, quello di Milano, cominciò a funzionare nel 1913. Nel secondo dopoguerra, Milano e Roma avevano, rispettivamente, circa 42 e 65 chilometri di condutture. Ma il diffondersi del telefono rese sempre meno frequente il ricorso alla posta pneumatica fino alla chiusura del servizio nel 1981. Oggi alcuni di questi tunnel sotterranei ospitano i cavi in fibra ottica per il cablaggio dei centri urbani. Oggi ci sono più di 14 mila uffici postali. Con 150 mila lavoratori, Poste Italiane è la prima azienda italiana per numero di dipendenti. L’azienda garantisce i propri servizi a oltre 32 milioni di clienti. Oltre l’80% della corrispondenza viene smistato in maniera automatizzata. La tutela della privacy sia che si tratti della tradizionale corrispondenza cartacea o dell’email, di cittadini e imprese è una missione connaturata alla nascita stessa del servizio postale in Italia.. Le donne sono circa 74mila, pari al 53% del totale. L’occupazione femminile all’interno dell’azienda risale al 1865 ed è aumentata in modo graduale nel corso degli anni. Per quanto riguarda le “postine”, sono meno della metà, circa 17mila su un totale di 40mila portalettere che giornalmente depositano la posta a gli indirizzi pubblici e privati.


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