Amendolara (CS) :riti antichi per la festa di Sant’Antonio Abate.
di Maria Lombardo
L’urlo è dirompente, abbracci collettivi, né pianto né isterismo ma gioia incontenibile.A fine incanto inizia la processione che coinvolge pochi cittadini. Il corteo parte in piena ora di pranzo dalla cappella del santo in via Blefari; in testa i cavalli, poi la banda, segue la statua seguita da pochi fedeli. Il cordone si porta rapidamente in centro cittadino. Un rito breve ed essenziale con la presenza della sola banda musicale di Canna, stranamente senza presenza di cinte che nell’area del Pollino sono abituali in quasi tutte le processioni. Nel primo pomeriggio invece si svolge il palio che tanta altra gente porterà per le strade del consigliabile borgo dell’alto Ionio cosentino. Il palio dei cavalli di Amendolara chiude la lunga fase di eventi nell’ambito dei festeggiamenti cittadini. In realtà si tratta di una kermesse equina con fasi eliminatorie il giorno prima fuori paese e con una conclusione in centro paese tra i vincitori nelle eliminatorie. Fanno da corollario molto appariscente tanti altri cavalli cimentandosi in misura sostanzialmente folklorica. A metà pomeriggio del 17 gennaio si svolge nella centrale via Roma la fase finale di questa competizione che viene preceduta nella prima mattinata dall’incanto dei prodotti e animali donati al santo, poi dalla contenuta processione con la statua per le vie cittadine. A fine gara tutti gli astanti si raggruppano per la premiazione delle varie categorie; abbondanza di coppe che il sindaco consegna personalmente.
Qui si conclude il palio, la giornata di festa va avanti in serata con altri spazi di convivialità.
Bellissimo articolo
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