LA LEGGENDA DELL'ULIVO DI SAN BRUNO DA COLONIA A SORIANELLO-VV


di Maria Lombardo



Oggi vogliamo illustrarvi, la leggenda del cosiddetto “ulivo di San Bruno” situato a Sorianello, un borgo nei pressi di Soriano Calabro, paesino poco noto fino all’anno mille, che si sviluppò in concomitanza dell’arrivo dei Normanni. Il Conte Ruggero, pose il paese sotto la sua Signoria con il titolo di feudo, ed a causa della sua ubicazione divenne importante poiché si trovava tra la comunità monastica certosina di Serra San Bruno e Mileto dove il Conte risiedeva. Tra i frequentatori della corte di Ruggero, vi erano prelati, dignitari, principi ed uomini di pensiero nonché San Bruno amico e consigliere del Conte, che sovente si recava in visita al suo benefattore. Bruno di Colonia, fondatore dell’ordine dei Certosini e della celebre Certosa di Serra San Bruno che, ancora oggi, dopo tante dolorose vicende troviamo nella sua austera bellezza.La leggenda che ci è stata tramandata nel corso dei secoli, ci narra che il Santo fondatore dei certosini durante il tragitto per Mileto, amava fermarsi per riposarsi e pregare all’interno del fusto, tozzo e cavo, di un millenario albero di ulivo che si trova a metà strada del più agevole viottolo che collega Soriano a Sorianello . Oggi, grazie alla comunità monastica di Serra che volle nel 1884, acquistare quel luogo, dietro l’ulivo sorge una chiesetta dedicata a San Bruno, all’interno della quale vi è una lapide marmorea con iscrizione latina che ricorda l’episodio. Nelle vicinanze della chiesa troviamo una scultura in granito, raffigurante San Bruno con i salmi in mano vicino all’affascinante ulivo venerato come sacro. Ma c’è vivo e vegeto, anche il vecchio ulivo caro a San Bruno che, da oltre nove secoli, sfida ancora i venti!

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