L’incantevole spiaggia della Tonnara di Palmi e la leggenda dello scoglio dell’ulivo.



di Maria Lombardo



Una spiaggia incastonata in una scogliera, le acque limpide dove si trova lo scoglio dell’Ulivo: una roccia scavata dal logorio del mare, sulla quale resiste da 400 anni un ulivo incurvato dal vento.  Questo angolo di paradiso prende il nome da un’antica tonnara che ai primi del ‘900 si occupava di pesca del pesce spada. Due km di spiaggia bianca delimitata a sud da quello che resta il simbolo della Tonnara di Palmi , ovvero l’imponente Scoglio dell’ulivo: una roccia in mezzo al mare raggiungibile a nuoto, sulla quale si trova un albero di ulivo solitario. A nord la spiaggia è delimitata da ciò che resta di un’antica scogliera e dominata alle spalle dal bastione montuoso del Sant’Elia che assume la forma di un leone accovacciato. Un pezzo di Calabria che sa regalare al turista un’emozione unica! Intorno alle rocce della baia, i ricchi fondali sono un richiamo irresistibile per sub ed appassionati di snorkeling. Accanto alla spiaggia si snoda il lungomare con piccole costruzioni, mentre nelle vicinanze si trovano diversi servizi turistici, dagli hotel ai ristoranti, dai negozi ai locali notturni. Un porto situato a nord usato dai turisti ma sopratutto dai pescatori locali, che appena scendono dalle loro imbarcazioni vendono il pesce appena pescato. Le tantissime grotte marine  le più famose vi sono la grotta delle Sirene, la grotta dell’Arcudace e la grotta Perciata. Le spiagge sono quelle della Marinella, di Trachini, della Tonnara e di Pietrenere-Scinà, mentre gli scogli principali sono lo scoglio Trachini, Pietra Galera, lo scoglio dell’Isola e gli scogli Agliastro. Attenzione nel blog troverete molti di questi angoli citati in bellissimi articoli. Ora però parliamo dello Scoglio dell’Ulivo o “ Luvareddhra. Qui da oltre 400 anni un ulivo curvo, che salsedine e vento hanno oramai seccato e pietrificato, si erge sulla sommità della roccia. Era nato spontaneamente e per decenni ha donato un tocco di verde a quello spuntone di roccia. Intorno allo scoglio l’acqua cristallina assume colori e trasparenza unici, anche perché intorno affiorano diversi scogli, mentre sott’acqua nuotano una miriade di pesci. Anche in un ulteriore scoglio vicino si è sviluppata una pianta di ulivo. Vi è ancora la bellissima leggenda da narrare, pare che le Isole Eolie un tempo fossero libere per il mare. Le Isole Eolie, videro i primi ulivi e se ne innamorarono, tanto che si muovevano fin qui desiderandone anche un solo ramo. Fu allora che un uccellino pietoso scelse la più piccola delle isole e vi lasciò cadere sopra un seme di ulivo.Il seme lottò contro i venti, le onde e riuscì a resistere spremendo dalla roccia succhi di vita e crebbe.Oggi l’ulivo vive su questa piccola isola con le sue radici si è incatenato al fondale marino di una misteriosa e segreta conca, anfratto. Le isole Eolie, continuano a cercare la piccola sorella perduta e ne piangono la triste sorte.  La piccola isola, le vede. Si dispera, vorrebbe farsi vedere, chiamarle, ma non può. Le resta soltanto di muovere “la selvaggia chioma popolata di nidi e di uccelli dell’albero d’ulivo”.

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