L’antico rito del “padre nostro verde” con cui i pescatori calabresi tagliavano i “draunara”


 di Maria Lombardo

Il taglio delle trombe d’aria è un fenomeno scaramantico, tradizionale, abbastanza diffuso, non preso in considerazione dagli studi di antropologia. E’ una consuetudine, un rito molto riservato e ancora utilizzato da alcuni marinai, soprattutto sulle coste meridionali dell’Italia. “Draunara”, è il termine con cui veniva chiamata la tromba marina, quasi sempre associata all’opera malvagia di un demone, da qui il nome dragone. Il comandante della nave, avvistatala, recitava con un coltello nella mano, il “padrenostro verde”, allo scopo di ingraziarsi il demone maligno, autore della tromba marina. Secondo la tradizione, scomparso il “dragone”, il comandante recitava il padrenostro cristiano, come insulto al maligno e preghiera di ringraziamento a Dio per il pericolo scampato.

Lùniri santu, Màrtiri santu

Mèrcuri santu, Iòviri santu

Vènnari santu, Sàbbatu santu

Duminica di Pasqua

sta cuda a mmari casca

e pi lu nnomu di Maria

sta cuda tagghiata sia.

Recitata l’orazione, il comandante, faceva tre tagli orizzontali con la mano, come a voler tagliare la coda della tromba marina, che, secondo quanto si racconta, subito dopo, scompariva, lasciando il mare calmo.


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