Tra i liberali Mammolesi: Francesco Ferrari


 di Maria Lombardo

Mammola (RC)

Moriva così il 26 aprile 1851, tramite decapitazione nella piazza di S. Filippo di Reggio Calabria, la sentenza di condanna a morte di Francesco Ferrari emessa dalla Suprema Corte Speciale borbonica la sera prima.Francesco Ferrari ,mammolese e cosi ricordato da alcuni storici cita il Agostino: "Nasceva in questa fortunosa terra di Mammola nel 1802: crebbe uomo di nobili sentimenti, di ferme risoluzioni, umanitario, patriota, cultore di lingue, erudito nella Storia, Avvocato di professione, si dilettava di musica e drammatica. Col risorgimento italico ebbe a cuore la nazionale indipendenza".Invece Domenico Zangari canta:"In Mammola fu di grande autorità presso il popolo, perché concitato tributo dei diritti conculcati del debole e dell'umile, vendicatore intrepido dei soprusi esercitati dai nobili e dai ricchi, gratuitamente e con impegno colà accorreva dove era da riparare un torto o da difendere , povero ". Zavaglia Vincenzo invece annota: "Questo di Francesco Ferrari fu uno dei tanti processi tenuti in Calabria nel periodo borbonico e senza dubbio uno dei più importanti, dopo quello dei fratelli Bandiera e dei martiri di Michele Bello, Gaetano Ruffo, Pietro Mazzone, Rocco Verduci e Domenico Salvadori ". D' AYALA invece: "Saliva con passo fermo ed animo invitto la ghigliottina, innalzata dalla piazza S. Filippo di Reggio Calabria, e suggellava col sangue la fede giurata alla libertà d'ltalia ". Viva Francesco Ferrari! Viva Mammola.


(da un lavoro di Giuseppe Diaco)

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