“I tramonti di Ulisse” nasce il bellissimo progetto di Paolo Compagnino, iniziamo dal principio!
di Maria Lombardo
Spesso e
volentieri mi occupo della Calabria che fu, di quello che rimane e poco di
quella che verrà! Oggi per Viviamo la Calabria ho scelto l’ambiziosissimo
progetto di Paolo Compagnino volto pulito della più bella Tropea. Andiamo per
gradi al “contest” dedicherò una serie di scritti ma desidero che il lettore
intuisca il valore culturale del progetto. Solo due volte l’anno nei mesi
estivi da tempi immemori si assiste ad
un fenemeno ottico straordinario che interessa i borghi calabresi affacciati
sul Tirreno: è il tramonto
del sole nel cratere del vulcano Stromboli. Insomma i dirimpettai della stupenda isola eoliana di Stromboli! Ma solo da pochissime zone si vede in modo particolare da Nicotera a Zambrone ,
un valore aggiunto in un lembo di terra già dotato di enorme bellezza ma si deve far conoscere in chiave di valorizzazione
turistica e promozione territoriale all’estero. Le isole Eolie (Lipari,
Vulcano, Panarea, Salina, Alicudi, Filicudi, Stromboli) dal 2010 sono 1 dei 51
siti italiani dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. L’isola di
Stromboli ha già ottenuto dunque questo prestigioso riconoscimento in quanto
sito che presenta particolarità di eccezionale importanza da un punto di vista
culturale o naturale. Come è noto, il complesso iter per il riconoscimento di
un sito come “patrimonio dell’Umanità” si basa sulla sua valutazione effettuata
sulla base di due tipologie di criteri: criteri “culturali” e criteri
“naturali”. Questo fenomeno per aderire nella lista ufficiale della
Convenzione, la Lista dei patrimoni dell’Umanità, un sito deve presentare tre valori: universalità, unicità,insostituibilità.
L’eventuale riconoscimento del tramonto sul cratere dello Stromboli come
“Patrimonio mondiale dell’Umanità” aprirebbe incredibili opportunità di
sviluppo economico in chiave turistica: basti pensare alla grandissima
visibilità internazionale, a livello globale, e il forte impatto in
termini di pubblicità che il riconoscimento genererebbe sul territorio. Inoltre
aumenterebbero i rating attrattivi sul territorio permettendo persino alla
risalita dell’Italia per siti riconosciuti come patrimonio Umanità. Si procederà per fasi bisogna fare rete e Paolo
Compagnino lo ha intuito con una filiera di Comuni ed Enti noti che lo
sostengono e poi Noi Travel blogger che
abbiamo abbracciato il progetto. La
filiera comprende tutti i comuni
della “Costa degli dei” Pizzo Calabro, Vibo Valentia, Briatico, Zambrone,
Parghelia, Tropea, Ricadi, Joppolo e Nicotera ma bisogna strizzare l’occhio ad altri comuni dell’Aspromonte orientati sul
Tirreno dai quali è visibile il fenomeno e che potrebbero, potenzialmente,
divenire mete turistiche per chi volesse osservare il fenomeno.Una scommessa
per le istituzioni territoriali, che si può realisticamente vincere, se si
adottano “innovazione”, “internazionalizzazione” e “comparazione
interterritoriale” come parametri e criteri di progettazione.
Commenti
Posta un commento
Dimmi cosa ne pensi!