“A POSBIA” rito per la festa di San Nicola a Galatro (RC)






 

di Maria Lombardo 


 E’ il caso del culto di san Nicola e della tradizione del granturco bollito (’a posbìa), un rito che si preparaper la sera del 5 dicembre. Ciò per consentire che nel corso della notte riceva la sua particolare benedizione ed essere poi consumato il giorno successivo, quando, secondo il calendario liturgico, ricorre la festività di San Nicola. Il culto di San Nicola é presente sin dai primi decenni dell’anno 1000. Dalla fine del XIV secolo, poi, a San Nicola - Patrono del paese - é stata dedicata la chiesa parrocchiale sul cui altare maggiore è stata posta al culto dei fedeli la statua di marmo alabastrino che – secondo una tradizione orale mai confermata da documenti – proveniva dal soppresso monastero di san Salvatore della Chilèna. Com’era logico, con la diffusione del culto, in tutti i paesi si sono propagate anche alcune tradizioni strettamente legate ad episodi della vita del santo. Si é diffusa, soprattutto, la consuetudine di preparare una minestra di granturco bollito che, con nome di origine magno-greca in molti paesi ancora oggi é chiamata “posbìa”.Secondo la tradizione il granturco veniva bollito in tutte le famiglie e, sera della vigilia di san Nicola, veniva deposto sul davanzale di una finestra perché durante la notte il Santo vescovo potesse più facilmente benedirlo urinandovi sopra. Per secoli a Galatro il parroco, a conclusione della Messa solenne, distribuiva la “posbìa” benedetta ai fedeli presenti in chiesa perché la portassero a casa e la consumassero a pranzo, come segno di benedizione e di protezione dalla carestia. Il dato si ricava dalle spese sostenute annualmente dalla Parrocchia e documentate nel “Catasto onciario” del 1745. Una volta, in tempi di crisi, quando l’indigenza era una piaga sociale assai diffusa, la posbia benedetta veniva consumata a fine pranzo, come benedizione celeste e come auspicio per la futura annata agraria. Era anche consuetudine diffusa in segno di augurio offrirne agli amici (soprattutto ai vicini di casa) ed ai poveri. Ad oggi a Galatro il rito è stato ripreso dopo anni di oblio!


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