I ditterii calabrese per la festa di San Martino
di Maria Lombardo
Quando arriva l’autunno con tutte le sue sfaccetature bisogna tenere sotto
controllo il vino. A testimonianza di ciò vi sono detti tipici calabresi: "A
San Martìnu ogni mùstu è bìnu, a San Nicola d’ogni bùtta si fa ra prova, a ra
Macculàta ogni bùtta vòtrividdrata". Letteralmente vuol dire:"Il
giorno di San Martino ogni mosto è vino, a San Nicola di ogni botte si fa la
prova, all’Immacolata ogni botte va trivellata". Oppure Pi Santu Martinu /
ogni mustu si faci vinu / e si la butti
ancora bugghi / com’è ndi lu mbivimu! Per la sera di San Martino e la “degustazione”
del vino novello, si è soliti preparare in casa pietanze e prelibatezze tipiche
della nostra cucina, per mandare giù i bicchieri di vino. A tavola non può
assolutamente mancare un pezzo di pane fatto in casa, le olive schiacciate,
prodotti sott’olio, affettati, soppressata, salame, soliti spizzichi da accompagnare
con il vino e castagne e fichi secchi. Immancabili i dolci sammartine e pitti
nel blog potete trovare le ricette per assaporare la più antica Calabria.
Inoltre vi è anche l’altro ditterio per la semina che comincia con le fave e il
lino entro l’undici novembre San Martinu / Favi e linu).
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